Wander To Hell è una visione di un inferno moderno, dove la solitudine è l’unica certezza.

Il nuovo EP dell’etichetta Afterlife ci presenta il singolo Wander To Hell, corredato di due remix, rispettivamente di Locked Groove e di Baikal. Il titolo è impegnativo. Qualsiasi prodotto rievochi l’inferno non viene preso mai alla leggera. Con questo spirito di aspettativa, timore e certezza di oscurità l’ascoltatore appoggia la puntina al disco e lo lascia suonare.
Già dalle prime battute Vaal non delude. Anzi, va oltre le migliori aspettative. Un vocal malinconico e seducenti riverberi, creando un’atmosfera profondamente evocativa e trascinante. Le sonorità trascinano verso il sublime, in una suggestione abilmente calibrata che ha un tiro spettacolare.
Locked Groove ha sicuramente in mente la scena live nel suo remix. Rivisita il comparto musicale di Vaal in una chiave più accattivante e aggressiva. L’oscurità è più fitta e, sebbene rimanga sostanzialmente invariato, il vocal viene accompagnato da un assortimento di percussioni e synth che danno una spinta considerevole al concept originale. Sicuramente meno riflessivo e più trascinante, Locked Groove confeziona un pezzo adatto a subentrare prepotentemente durante l’apice di qualsiasi session live, quando la temperatura è al massimo.
Baikal prende un approccio totalmente differente. La sua versione di Wander to Hell è un Groove ipnotico che scorre senza alcun freno attraverso l’ascoltatore trascinandolo mente, cuore e corpo in un inferno che è selvaggio, pagano e magico.
La proposta dell’etichetta Afterlife ci regala la visione di un inferno intimo, urbano, fatto di cemento e desolazione. Le tre tracce aggrediscono lo spettro emozionale dell’ascoltatore e lo trascinano in uno scenario di rara bellezza. Wander to Hell è senza dubbio spettacolare e impone di essere riascoltato da capo una volta terminato. Le tre tracce non stancano e, al contrario, ci spingono a chiederne ancora. Mai inferno è stato così piacevole.
Partecipa alla conversazione!