Coloro che riconoscono la profondità di un’amicizia sono anche quelli che non si piegano a essa nell’esprimere giudizi

Essere amici non significa essere parziali, anzi tutt’altro. L’amico cercherà in te l’opinione franca, lo spunto dove migliorarsi. La musica di Bruno Belissimo l’ho vista nascere, uscire da un’idea, maturare su un computer per poi usufruirne come tanti altri in show esplosivi (e sudati) in giro per l’Italia. 

Oggi esce Stargate Mixtape, che nasce appunto come un mixtape, ma che involontariamente è un disco. È la terza fatica (dopo il disco omonimo e Ghetto Falsetto), ma per la prima volta, in Stargate, leggo il Bruno Belissimo che conosco, quello che ho visto protendere verso il pubblico per su palchi assolati, con il basso come fucile, e raccogliere l’ entusiamo del pubblico.

(continua sotto)

Un professionista vero, un musicista vero e non un turista della musica. Ma anche un autentico cazzaro, che rimescola disco e funk con citazioni da Operazione San Gennaro (filmissimo italianissimo con Nino Manfredi e Totò). Uno che pianta un assolo di basso di due minuti, che manco un disco prog d’annata. Probabilmente la forma del mixtape raccoglie la sua vera natura, ciò che aveva solo parzialmente toccato con Ghetto Falsetto, perchè è più fedele al live, perchè meno imbrigliato nella “forma canzone” e/o nella “forma disco”. 

Il mixtape gli dà la libertà che vuole, perchè, appunto, un mixtape, e dove il comune denominatore -il concept- è Bruno Belissimo. E il risultato è tutto molto Bruno e tutto molto Belissimo.

Buon ascolto!

Words: Giulio Bonazzi

Foto di copertina: Richard Giori