Solar Bears – Separate From The Arc – Andrew Weatherall mixes

polpetta
Tempo di lettura: 2' min
25 July 2016
Review 4 U

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John Kowalski e Rian Trench sono irlandesi, si sono conosciuti al sound engineering college e sono dei ceoltóirí. Probabilmente nessuno ha capito a cosa mi riferisco e quindi provvederò a spigarmi. Ceoltóirí, in irlandese, significa musicista mentre John e Rian sono i nomi di battesimo dei Solar Bears. Non si trovano molte informazioni sulla loro storia ma, per capire la loro ispirazione musicale, basta sapere che il loro eroe è il regista David Lynch ed hanno instaurato una collaborazione con il regista avanquardista Michael Robinson. Dopo l’esperienza del college si spostano nella capitale Inglese e dopo pochi mesi riescono ad avere l’appoggio di Resident Advisor e Boiler Room.

Nel loro portfolio possono già vantare tre album, l’ultimo dei quali, è uscito il 18 marzo ed è intitolato “Advancement”.
Questo ep di cui vi parleremo si intitola “Separate From The Arc”, ed uscirà il 29 luglio per la label Sunday Best Record in vinile da 12”, con sole 300 copie, oppure in digitale. Il disco presenta 3 versioni del brano Separate From The Arc: l’originale mix e due remix ad opera di Andrew Weatherall, un guru della techno inglese durante gli anni 90.

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L’original mix è il più tranquillo. I suoni sono ben bilanciati ed i synth hanno un timbro vintage che ricorda la techno degli anni 80, ma più dolce e melodico. I quattro minuti del brano scorrono davvero veloci ed in men che non si dica lo rimetto da capo.

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Entrambi i remix, invece, durano circa un minuto in più dell’original-mix e sono entrambi molto azzeccati. Il primo è molto melodico e si rifà molto al brano originale.
Si differenzia per una base ritmica molto più agitata e veloce che in alcuni passaggi sembra essere un mix tra dubstep e beatbox. Il secondo remix è invece caratterizzato da suoni metallici freddi e duri. I synth si muovono con continue scalette che ricordano i suoni degli alieni di XFiles creando un clima parecchio ansioso.
Concludendo, consiglierei quest’album a tutti i fan dell’elettronica un po’ vintage e che preferiscono il suono melodico alla cassa spacca tutto in 4. L’original mix di partenza è un brano assolutamente orecchiabile e versatile che può essere ascoltato nei dancefloor a fine serata oppure al mattino mentre beviamo il caffè. I remix sono azzeccati e ben costruiti.

Ovviamente l’esperienza di un personaggio come Weatherall ha sicuramente influito sul risultato finale ma, essendo il remix un campo difficile, non si è mai certi del risultato finale.

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