roBOt 08 // the Arty side of the Festival

polpetta
Tempo di lettura: 2' min
30 October 2015
Art, Festival

R08 _ Serpieri&Abbate _ MICROBIOMA

RoBOt08 si è concluso già da un po’, ma guardando le foto, i video e ripensando a quella splendida 4 giorni che sta consacrando Bologna nell’Olimpo delle città internazionali dei Festival (quelli con la F maiuscola), è come se si tornasse un po’ indietro nel tempo e ci si cristallizzasse all’interno delle mura di Palazzo Re Enzo o del quartiere Fieristico.

Polpetta Mag ha fedelmente seguito in lungo e in largo tutta la manifestazione ed oggi vi parleremo di quella componente fondamentale che, assieme alla musica elettronica, da vita a roBOt Festival: l’Arte.

Per quanto riguarda la sezione screenings, quest’anno roBOt si è valso della collaborazione con la piattaforma LiveSoundtracks, grazie alla quale ha ospitato due film concerts: il primo vede la sonorizzazione live&direct di “Japanese Girls at the Harbor” di Hiroshi Shimizu ed il secondo presenta in anteprima assoluta una sonorizzazione live di sette opere realizzate a Barcellona da cineasti di tutto il mondo.
Anche quest’anno si è confermato il successo della selezione di 21 corti curata da onedotzero, che ha regalato un viaggio elegante ed anticonvenzionale fra musica ed immagini.
Un’altra grande collaborazione, quella tra roBOt Festival, Fondazione MAST e Biografilm International Celebration of Lives di Bologna, ha concesso la visualizzazione del lungometraggio Industrial Soundtrack For the Urban Decay: un percorso nella storia ed estetica della musica industrial.
Il contenitore creativo Fabrica ha invece fornito Waiting For The Gods, un’esplorazione visiva nel bizzarro ed inquietante mondo di Erich von Däniken e delle sue suggestioni “extraterrestri”.
Dulcis in fundo il “Film Show” di Jozef Van Wissem, un live sulle immagini dell’ultimo film di Jim Jarmush Only Lovers Left Alive, premiato nel 2013 al Festival di Cannes per la “miglior colonna sonora”.

R08 _ Mogano w- Fax - A-V Live

La storica sezione dedicata alle Arti Visive, quest’anno ha presentato ben 6 progetti curatoriali. Tra i principali segnaliamo Ljós, la più recente avventura firmata fuse*; l’anteprima assoluta del live audio/video dove il suono spigoloso e raffinato di Mørkeblå incontra i visual di Sara Scenderbech; Toa Mata Band, la prima “band robotica Lego” al mondo; l’installazione One Church One Column di Luca Pozzi e le incursioni a sorpresa della DEEP ORCHESTRA, che vede lo zampino dei Motus in collaborazione con Andreco; e poi Bora del ravennate Yuri Ancarani in collaborazione con l’inglese Samuel Kerridge.

Parallelamente ai progetti curatoriali, la sezione AV è formata inoltre dai 21 progetti selezionati attraverso il bando internazionale call4roBOt: un percorso interattivo e immersivo tra performance, installazioni e video che anche quest’anno ha riempito di vita la magnifica sede di Palazzo Re Enzo e diverse location del centro storico.

Il suo ricchissimo programma ci ha lasciati ancora a bocca aperta…ora non resta che aspettare roBOt 09!

Instrial_Soundtrack_Still_Mailart

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