Ozono ///first edition/// – Bologna è piena di vita – 18.10.2015

polpetta
Tempo di lettura: 3' min
5 November 2015
Festival
Ozono è stato un urlo a pieni polmoni, un suono energetico e pieno di vita.
Ozono è stato uno sfogo, uno splendido pretesto.
Ozono forse ha toccato un nervo scoperto.
Non è facile descrivere questa prima edizione del nuovo festival domenicale proposto dallo spazio OZ – Open Zone e dalla crew di Ozono Factory.
“Un pretenzioso tentativo senza pretese” sentenziano i giovani ed “inesperti” organizzatori di Ozono – per l’appunto – un festival allegro, che si propone come uno dei format più promettenti e curiosi della scena bolognese. Innanzitutto si svolge di domenica e questo già fa strabuzzare gli occhi. Per di più la location è unica.
Forse non tutti sanno, i bolognesi soprattutto, che Oz è in questo preciso istante, il più grande centro di Street Sport Indoor di tutta Europa. Forse nessuno sa che in questo centro di ricerca sociale e discipline sportive indipendenti, si possono intrecciare anche suggestioni culturali. E così è stato: un evento poliedrico che è riuscito a presentare nuove ricerche musicali, teatrali, artistiche, performance sportive, mostre d’arte, serigrafia live e giochi per grandi e piccini. Gli stage erano due, entrambi particolari e suggestivi.
Tutti gli artisti sono stati anticipati dai ritratti degli artisti di Lapsus – Diversa Creatività, in un dialogo fra le arti davvero affascinante.
Il palco elettronico, definito “l’Acquario”, una sala con vista sull’area sportiva, ha presentato una line-up giovane e di qualità, un crescendo ritmico di quasi 10 ore di live-set e dj-set provenienti dalle scene underground di tutta Italia.
Ozono è partito presto. Alle 16 si è iniziato con le raffinate proposte del Collettivo HMCF, attento scrutatore di talenti mai banali, che ha curato l’apertura della giornata. Marco Maiole, ΔAO e Q*ing: pochi anni sulle spalle e tanto entusiasmo, per tre ricerche provenienti da nord, centro e sud che hanno riscaldato l’atmosfera del primo pomeriggio abbracciando la musica chill attraverso le sue sfumature. A seguire un progetto live molto interessante, che al primo ascolto sembra provenire dal nord Europa: loro invece sono italianissimi, sono d’istanza a Bologna e si chiamano Lips Against the Glass, un duo elettronico dalla forte componente onirica di cui sicuramente sentiremo parlare. Verso il tramonto, il progetto Evil Twin, fresco di Robot08, aumentando ulteriormente il ritmo del tardo pomeriggio ha contaminato le sonorità elettroniche più pure con l’influenza di ritmi e suoni etnici provienti dal mondo arabo. Lo segue la raffinata ricerca di Daniele Sciolla, compositore cuneese oramai girovago dei palchi di mezzo continente, citando tra tutti il Balaton Sound sulle sponde del Lago Balaton nella profonda Ungheria. A sdoganare ufficialmente le sfumature techno ci hanno pensato i milanesi A1KS con un dj-set caloroso e potente, che gli sta permettendo di suonare in numerosi club europei. In chiusura i PLAYMOB, dj-set a 8 mani, progetto collettivo che abbraccia dubstep, electrofunk, drum’n’bass, house e future bass con inserti reggae o world music: il massimo per onnivori musicali. Accanto a questa linea di sperimentazione elettronica, posizionato nel cuore della area sportiva e di Oz, è stato allestito uno stage hip hop che ha visto avvicendarsi una crew di breakers, i workshop di Open Console e il live show dei resident di BLQ, oltre che il folletto torinese AlpKing, vera forza della natura della beatbox e del freestyle che ha lasciato senza parole i presenti con una performance di improvvisazione al cardiopalma. E poi l’intensa esibizione di Anastasia di Eden Tessuti e gli inserti poetici curati dalla Rivista UnaSpecie, lo spettacolo per bambini a cura di Ursa Major e Nahìa, l’immenso spazio giochi creato da SenzAncora, o gli sketch nelle auto del progetto Insoliti Parcheggi. Il tutto condito dagli allenamenti degli atleti delle varie discipline Eden, i salti delle bmx e i trick degli skaters, il cibo etnico di Tay4!, i prodotti vegan di Centrifuga e le immancabili tigelle di Tiziano, tutte da gustare comodamente seduti sulle strutture appositamente create da Architetti di Strada.
Un festa multicolore che ha visto la presenza di nonni e nipoti, di skaters e di famiglie, di appassionati di elettronica o di sport di tutte le età. Insomma, aria nuova in città o sarebbe meglio dire OZONO.

ps. I ragazzi della staff di Ozono Factory ringraziano tutti i partecipanti “perché il festival siete voi!!” e promettono appetitose sorprese per il futuro, sempre con questa formula “open”.
Quindi, se siete interessati a collaborare, ecco i contatti:
Facebook: Ozono factory
Location: Oz Bologna
…e non siate timidi…
WORDS BY ANGIO
PICS BY LA COSTIERA

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