Monegros desert festival 2014

cecilia
Tempo di lettura: 3' min
31 July 2014
Festival

Ogni anno, nel cuore del deserto spagnolo, a Los Monegros vicino alla città di Fraga, si radunano circa 40.000 persone (più degli abitanti di Riccione) provenienti da tutte le parti d’Europa. Ognuno di essi ha una passione comune: la buona musica.
E’ un festival unico nel suo genere.
Durante il giorno balliamo sotto più di 40 gradi e di notte la temperatura scende vertiginosamente fino ad arrivare anche a 16 gradi.
Il freddo, il caldo, la confusione, l’alcol, le installazioni straordinarie, le luci penetranti, l’energia (specialmente quella spagnola), i mostri enormi di cartapesta che nuotano sopra la nostra testa, Alice nel paese delle meraviglie che corre da una parte all’altra, le chiome degli alberi arcobaleno che coprono il cielo per alcuni metri, 24 ore no-stop di techno, elettronica, dubstep, artisti internazionali tra i migliori al mondo: tutto questo rappresenta il Monegros Desert Festival.
Sembra un parco giochi ma in realtà è ancora più divertente.
Non c’è un attimo per riposarsi, non c’è motivo per farlo. Uno spettacolo indimenticabile, ogni gruppo ha la sua identità ed il suo modo di presentarsi, i palchi ogni ora si trasformano e nulla è prevedibile, nulla si ripete.
Il deserto dal silenzio a cui è abituato si anima, addirittura si infiamma di urla, colori, suoni, bandiere, ragazzi e ragazze pronti a condividere un ricordo che certamente non svanirà presto, ma rimarrà indelebile nella mente.
In questa moltitudine di culture, travestimenti e stravaganze c’è sia disordine che unione, ci sentiamo tutti appartenenti allo stesso paese, abbiamo tutti gli stessi amici, gli stessi sogni e la stessa voglia di non fermarci mai per un giorno intero.
La fiesta ispanica inizia nel tardo pomeriggio di un giorno di fine luglio. Arrivare in ritardo non sembra un problema dato che appena si varcano i cancelli non appare che tutto questo abbia un inizio ed una fine. Si ha l’idea che continui da sempre e che sia immortale ed eterno. Non è solo però dentro l’immenso recinto che possiamo scatenarci, il parcheggio ospita centinaia di ragazzi che improvvisano rave, installano impianti audio, bar e rifugi per le ore notturne.
La pazzia e l’euforia ci accomunano, ci rendono complici di un sentimento unico e irripetibile, ma soprattutto diventiamo colpevoli della violazione di quella pace che per ordine della natura regna sovrana per tutto il resto dell’anno.
Con la collaborazione del Row14 di Barcellona, club storico di tutti i catalani e non, si ottiene un risultato a dir poco sbalorditivo.
Gli italiani fanno la loro parte; Joseph Capriati, Ilario Alicante e Markantonio incendiano la folla. Continuano ad entusiasmarci; Loco Dice, Carl Cox, Paco Osuna, Jamie Jones, Los Suruba, Boys Noize, Paul Rich, Dave Clarke… (solo per citarne alcuni).
I pacchetti sono molto convenienti e prima si acquistano più si risparmia. E’ tutto molto più economico della maggior parte delle discoteche che frequentiamo abitualmente in Italia e la qualità è assicurata sotto tutti i punti di vista.
Non c’è nessuna giustificazione che può tenervi a casa.
Consiglio a tutti di parteciparvi. Lo sconsiglio invece a quelli che non hanno voglia di ridere fragorosamente, sudare, sporcarsi di sabbia, incontrare generazioni di ogni età e provenienza, resistere per più di 20 ore in piedi a ballare senza pensare a nulla, dimenticandosi che l’unica popolazione che abita quel luogo è formata anche dalla propria presenza.
Quando cala il sole e sorge la luna, le stelle sono l’epilogo, l’ultima parte che chiude l’opera, illuminano tutto ciò che altrimenti verrebbe dimenticato.

Federica Z

pics from Monegros Desert Festival (official)

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