Momentum Tour: due ore di Calibro 35 con sorpresa

Locomotiv Club, Bologna - venerdì 14 febbraio

polpetta
Tempo di lettura: 3' min
16 February 2020
Review 4 U
Clicca qui per pulire l'area di disegno

Momentum è il settimo album dei Calibro 35, uscito il 24 gennaio, e vi raccontiamo come suona dal vivo

L’ultimo lavoro ha – tra gli altri – il merito di aver riportato sui palchi, insieme, Gabrielli, Cavina, Martellotta, Rondanini e Colliva, messi per un attimo da parte tutti gli altri progetti all’attivo: The Winstons, I Hate My Village, Arto… Un tour che giunto qui a Bologna è solo alla sua terza data, ma li porterà in giro almeno fino al 25 luglio, data in cui divideranno il palco con Paul Weller, al Locus Festival.

Ma torniamo a venerdì 14 febbraio: la voce dell’automa Sofia zittisce la sala – un Locomotiv Club sold out – invitando ad ascoltare, osservare e vivere il momento, tenendo in tasca dispositivi elettronici mentre, a partire dalla nostra sinistra, Martellotta, Rondanini, Cavina e Gabrielli si schierano a semicerchio e attaccano con Glory Fake Nation primo brano di Momentum, per non fermarsi più, finché non esauriscono tutto il nuovo disco, interrotto di tanto in tanto da qualche brano di S.p.a.c.e. e solo uno estratto dal penultimo album Decade.

Momentum è un disco diverso da tutto ciò cui i Calibro 35 ci avevano abituati, suoni nuovi, nuovi strumenti che si vanno ad aggiungere all’orchestrazione già esplosiva dei 4 musicisti. Se, nel descrivere sommariamente la musica dei Calibro, vi fosse mai capitato di dire “dai, quel genere da colonna sonora da film poliziottesco” oggi vi toccherà trovare una nuova definizione e parlare al tempo presente.

(continua sotto)

Impossibile identificarla in una musica di accompagnamento a un solo film o a un’epoca storicA: con i primi brani di Momentum potremmo accompagnare un road movie ma, da Automa in avanti, si va sul sci-fi drama per poi tornare di tanto in tanto a quell’ambiente sonoro carico di mistero e colpi di scena cui i Calibro 35 ci hanno da sempre abituati. E poi c’è la novità delle voci che concorrono a rendere il tutto inedito, la scelta di inserire le featuring rappate di Illa J e MEI in due brani che, purtroppo, dal vivo restano incompleti. E poi c’è Fail until you make it, dove si avverte il vero cambio di rotta, nella coda dell’album sentiamo echi lontani dei Phoenix, Daft Punk e The comet is coming mischiarsi in un singolo che ci convince e non ci stanchiamo di riascoltare.

Quanti strumenti possono suonare all’unisono i Calibro 35? Guadagnarsi il sotto palco è fondamentale per questo live, non perdersi nemmeno un passaggio. Cogliere i movimenti di ogni musicista e restare incantati ancora una volta da come riescono a passare da un basso a un modulatore di suoni, da una tastiera al sax al flauto traverso. Vedere tutta la macchina che si muove insieme, senza mai sbagliare un tempo o perdere la concentrazione, in un continuo gioco di cenni e di sguardi. Nella perfetta intesa di Martellotta e Gabrielli, che dal lato opposto del palco dirige la banda e in un paio di occasioni rompe il silenzio per salutare il pubblico e presentare i compagni. Poi ci si perde a osservare Fabio Rondanini, rannicchiato attorno alle sue pelli e ai suoi piatti, il batterista che forse occupa meno spazio di sempre, si muove veloce nel suo cantuccio, diventa un tutt’uno con la sua batteria finché non arriva Trafelato dove il ritmo si fa febbrile e lo spazio sembra non bastare più e tutto potrebbe saltare per aria da un momento all’altro.

Ma non succede. Finisce il brano, le luci si abbassano e i Calibro 35 escono tra gli applausi di un pubblico coinvolto ma composto. Pochi minuti per sistemare il palco e portare un microfono in più al centro e la band torna sul palco, con una sorpresa: con loro c’è Dellera e tutti insieme attaccano con L’appuntamento.

“E adesso per salutarci, due pezzi di quelli che piacciono ai giovani, che poi giovani non siete più come noi del resto” – sorride Gabrielli. Ma che importa, the Momentum is now, ora balliamo ancora un po’ alla vecchiaia ci penseremo poi.

L’encore continua con Il beat cos’è – la versione italiana di the beat goes on, uscita come singolo nel 2010 – con cui Roberto Dellera riesce finalmente a far ballare la sala che, se fino a quel momento è rimasta attentamente all’ascolto dei pezzi del nuovo brano, si lascia finalmente andare con una manciata di canzoni dei primi album: Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale, Traditori di tutti e Calibro 35.

Il finale segna quello che è stato definitivamente un grande live: un’incantevole versione di Travelers / Explorers, featuring Dellera: la musica perfetta per accompagnarci tutti a casa.

Setlist: 
Glory Fake Nation
Stan lee
Death of storytelling
Superstudio
Automata
A future we never lived
Tom down
Thrust force
Universe of 10 dimensions
Fail it till you make it
4×4
Space
Thunderstorm and data
Black moon
Bandits on Mars
Ungwana bay launch complex
One nation under a format / trafelato
Encore
L’Appuntamento festa. Dellera
Il Beat cos’è
Clbr 35
Arrivederci e grazie
Giulia mon amour
Notte in Bovisa
Encore
Travellers

 

Ph. Richard Giori / Words Elena Bertelli

Ehi, hai mai sentito parlare di Patreon?
Dal momento che sei qui, perché non contribuire?

Patreon è un sistema di micro-donanzioni ricorrenti con il quale supportare economicamente Polpetta e permetterci di continuare ad offrirti contenuti favolosi.

Diventare membro di Patreon è facilissimo!

Contribuisci ora

Partecipa alla conversazione!