Le Gioconde di Otranto [update 3.3]

polpetta
Tempo di lettura: 2' min
1 October 2014
Art

La mostra-evento che quest’estate ha dato una botta di vita al Castello Aragonese di Otranto, e’ dedicata a nientepopodimenoche Leonardo da Vinci e la Gioconda.

L’esposizione si intitola “Il mito di Leonardo ad Otranto – Monna Lisa e la Gioconda attraverso cinque secoli”….diciamo che il sottotitolo è più azzeccato di quello principale. Infatti, per quanto possa essere riconosciuto il legame tra il Maestro e la città di Otranto, la vera protagonista della mostra è solo ed esclusivamente lei, la Monna Lisa!

La Gioconda è una delle icone Pop più antiche della storia dell’arte, anche se l’esplosione del suo successo è avvenuta solo dopo il 1911, anno in cui il celebre quadro è stato rubato dal Louvre.

Se già in precedenza quest’opera era avvolta da un alone di mistero, da quell’anno in poi la popolarità della Monna Lisa diventa virale. L’immagine del suo viso dilaga in tutto il globo in maniera incontrollata, divenendo oggetto di marketing e personaggio mediatico, molto prima e molto più in fretta di Marilyn Monroe o di qualsiasi musa Warholiana.

Tutti gli artisti di quel momento si ispirano alla sua posa plastica e alcuni di essi, vedi Salvador Dalì e Marcel Duchamp, addirittura si prendono gioco di lei. Dal primo decennio del ‘900 fino ai giorni nostri, vediamo comparire il suo illustre viso ovunque: su etichette di acqua minerale; stampata su borse, scarpe, magliette e poster di ogni tipo; i gadget con la sua immagine si sprecano..

Nascono addirittura versioni restaurate elettronicamente; Monne Lisa con il muso da maiale, da mucca o da dinosauro; Gioconde in serie, Gioconde Simpsoniane, Gioconde col cappello e in versione hot….insomma, Gioconde per tutti i gusti!

Per sottolineare la diffusione esponenziale (e kitsch) che questa famosissima icona ha subìto nel corso dei secoli, alla fine della mostra troviamo addirittura dei cartonati del quadro, dove poter inserire la nostra faccia per diventare anche noi, per qualche secondo, un’ulteriore versione dell’opera Leonardesca.

Raggiunta l’ultima stanza del Castello, si può finalmente ammirare il dipinto più importante della mostra: la Gioconda nuda, opera del primo ‘500 attribuita a Gian Giacomo Caprotti, in arte Salai, pupillo di Leonardo da Vinci.

Da qui è partito tutto. La Gioconda nuda è, molto probabilmente, la prima delle innumerevoli “versioni alternative” che sono scaturite dall’originale Vinciano.

Questa simpatica e insolita mostra, presentata dall’associazione culturale FROM ZERO, in collaborazione con il Comune di Otranto e il Museo Ideale Leonardo da Vinci, vi aspetta a porte aperte fino al 30 settembre. Non ci potete andare? O aspettate la mostra a Palazzo Reale della Expo 2015, oppure date un occhio alla nostra gallery!

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