La fotografia spinge a PENSARE. #Fotografia Europea – Reggio Emilia 2014

polpetta
Tempo di lettura: 3' min
5 June 2014
Art

Reggio Emilia è una piccola città dove solitamente non succede molto, ma che ogni anno è ospite di un evento artistico di portata internazionale. Fotografia Europea è arrivato quest’anno alla sua nona edizione e abbiamo deciso di prendervi parte anche noi.

Arriviamo a Reggio Emilia in mattinata, aria primaverile e strade silenziose. Dalla stazione ai chiostri di San Pietro è un attimo, ma finiamo per sbaglio alla galleria 2000&NOVECENTO che ospita le opere di Nino Migliori. Il proprietario è il più grande collezionista italiano di Carlo Mattioli, oltre ad avere una libreria da fare invidia.

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Se fossi stata una critica d’arte newyorchese commissionata da un riccone in cerca di opere da collezione gli avrei sicuramente consigliato questa:

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“Orantes” è un’installazione composta da 200 bottigliette di plastica ricoperte di bronzo, che dovrebbero rappresentare degli uomini chini in preghiera a una misteriosa divinità… potrebbe essere il consumismo?

Ci rimettiamo in marcia verso i Chiostri, dove ad attenderci sono le fotografie di Sarah Moon, Erich Lessing e il grande Luigi Ghirri, che quest’anno ha ispirato il tema di Fotografia Europea, “Vedere: uno sguardo infinito”, a voler ricordare come la fotografia, apparentemente legata all’esteriorità e ai fatti, in realtà ci aiuta a comprendere che c’è qualcosa oltre la superficie delle cose. Ci insegna a osservare e distinguere. Esalta le potenze della memoria e il nostro rapporto con il passato. In una parola ci spinge a pensare.

Entrate nei Chiostri la cosa che subito ci colpisce è il silenzio. Sembra di essere fuori dal tempo e dallo spazio, le immagini che ci circondano potrebbero far parte di un film di Fellini. Saliamo le scale e la prima ad accoglierci una volta in cima è Sarah Moon, pluripremiata fotografa francese, e la sua serie di scatti “Alchimies”. Sarah ha una visione molto poetica e personale del mondo, ben visibile nelle sue fotografie, elaborate in modo raffinato e trasformate in racconti misteriosi, un po’ malinconici. Siamo ipnotizzate dal modo in cui Sarah lavora con il bianco e nero.

“Creare l’illusione, la chimera, animare l’inanimato, confondere le tracce: ho sempre pensato di essere un po’ “imbalsamatrice” quando scatto le foto” – SM

La seconda sala che visitiamo è quella dedicata alla serie di Erich Lessing, fornita dal MAST di Bologna, in cui immortala la ricostruzione di un’Europa in frantumi a seguito del secondo conflitto mondiale. Erich raccoglie con estrema sensibilità la forza e l’energia con cui gli uomini del suo tempo furono in grado di rimettere in sesto l’Europa e di trasformarla in un continente prospero e fiorente.

Terzo e ultimo, ma non certo per importanza, è il fotografo reggiano Luigi Ghirri e i suoi 300 scatti. Tutt’altro stile rispetto ai colleghi, Luigi è un documentarista che ama catturare stralci di vita quotidiana all’italiana, ma soprattutto ama l’Emilia, la sua terra.

“Mi interessa soprattutto il paesaggio urbano, la periferia, perché è la realtà che devo vivere quotidianamente, che conosco meglio e che quindi meglio posso riproporre come “nuovo paesaggio” per un’analisi critica continua. Per questo mi piacciono molto i viaggi sull’atlante, per questo mi piacciono ancora di più i viaggi domenicali minimi, nel raggio di tre chilometri da casa mia.” – LG

Esauriti gli spazi dei Chiostri di San Pietro potremmo dirigerci ai Chiostri di San Domenico, ai Musei Civici, Via Secchi 11, Palazzo Casotti… Le mostre da vedere sono tante e (davvero!) vorremmo continuare il nostro percorso artistico, ma per stavolta vince il profumo di lasagne del ristorante di fronte.

Fotografia Europea ha i battenti aperti fino al 15 giugno, Polpetta tornerà per continuare la sua visita e tu?

B

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