Edit Selected – Points of Contact

polpetta
Tempo di lettura: 2' min
23 January 2017
Review 4 U

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Il 26 gennaio sarà disponibile su Substrato, il nuovo EP di Edit Select, acronimo di un più umano Anthony Scott MacKinnon.

Chi è Edit Select: di lui non sappiamo molto, se non che ha iniziato a produrre musica a cavallo dei primi anni ’90, tra l’altro sotto vari alias.
Il produttore britannico si è reso noto sopratutto per la qualità del suo approccio all’editing delle sue produzioni, tanto da guadagnarsi un posto nei roaster di label massiccie quali la Ostgut Ton, CLR, e Soma solo per citarne alcune.

La sua figura come producer e sopratutto come remixer si è andata consolidando grazie ad i suoi remix per Mark Broom, Chris Liebing, e Speedy J ad esempio.
Per quanto riguarda invece essenzialmente il ruolo di DJ, di selezionatore se vogliamo, egli si dice fortemente influenzato da Andrew Weatherall e da Dimitri From Amsterdam.
Nel 2007 tra l’altro fonda la Edit Select Records, che grazie al suo lavoro ed a quello di artisti quali Tadeo, Terrence Fixmer, e Lucy, cerca di contenere materiale dagli standard qualitativi alti, seguendo una linea musicale orientata perlopiù sulla techno minimale.
Nelle sue produzioni possiamo notare due album, una miriade di singoli, e davvero una gran quantità di remix.

L’EP che trattiamo è “Points Of Contact”  il quale uscirà per Substrato.
Sinceramente il primo pensiero che mi viene a riguardo dopo aver ascoltato la release, è che di punti di contatto in questo EP se ne trovano pochi.
Per intenderci: ci troviamo ad analizzare tre traccie, “Faction 1” è un (quasi) lento sovrapporsi di stati d’animo mi verrebbe da dire, con un puntuale e pulsante accenno sul basso, che poi va piano piano dissolvendosi, esattamente così come era salito al centro della nostra attenzione.

Con “Tangent” ci troviamo invece quasi spiazzati, in quanto ciò che risalta subito è la dispersività in cui ci butta questo groviglio di suoni, simili ad uno sciame in avvicinamento, e che comunque si muove fino a portarci al lato B.

Sul lato B troviamo “Faction 1.1”, che sembrerebbe proprio essere una sorta di ripresa della traccia che apre l’EP.
La ritmica sembra essere ossessiva e ripetuta, e ci sono degli elementi che riconducono a tematiche decisamente IDM.
Loop che volteggiano quasi, su un tappeto sonoro apparecchiato alla grande.
Per me personalmente è buon lavoro: non banale e curato nei minimi particolari. Questa considerazione viene fuori dopo un ascolto approfondito, e a mio parere sopratutto nella prima e nella terza traccia, ci si rende conto della peculiarità con cui sono costruiti questi brani, e alla varietà di identità che potremmo associare a questi suoni.

L’EP sarà disponibile in vinile ed in digitale

Cover-Front-1

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