De Chirico [ update 0.3 ]

polpetta
Tempo di lettura: 2' min
2 September 2013
Art

Le polpette non si fermano mai e ad agosto rotolano giù fino in Salento, per tenervi aggiornati sugli appuntamenti più cool di questa estate così hot. Varcata la Porta d’Oriente, ci siamo immerse nelle sue splendide acque, che profumano di storia e tradizioni e ci siamo lasciate trasportare dagli innumerevoli eventi (culturali e non) che Otranto offre. Uno su tutti la mostra dedicata all’immenso Giorgio De Chirico, fino al 29 settembre. Appena entrate nell’incantevole Castello Aragonese, avvertiamo subito un’atmosfera misteriosa, irreale: com’è possibile sentire profumo di casa a quasi 1000 km da Bologna? Mistero risolto una volta ammirato il primo quadro: tutte le opere esposte provengono, infatti, dalla GAM!

Proseguiamo il nostro percorso, circondate da alcuni dei capolavori che hanno segnato in maniera indelebile la storia dell’arte contemporanea. Paesaggi assolati, enigmatici, desolati e desolanti. Immobili e inquietanti manichini, figure solitarie e malinconiche, le muse, ci svelano lentamente gli stati d’animo e i pensieri più reconditi del pittore. L’esposizione non è grande, ma di fronte a quei quadri si prova davvero un senso di smarrimento, ci si sente confusi e insieme incuriositi; quella luce così avvolgente, quelle ombre improbabili ed innaturali, sono capaci di toglierti qualsiasi certezza! Poi spostando lo sguardo sulle architetture “De Chirichiane” ci si sente improvvisamente rassicurati e coccolati da quei colori così vivi, vibranti, dolci e pungenti allo stesso tempo. Il “Pictor optimus” ci fa davvero intraprendere un viaggio spazio-temporale attraverso i classicheggianti scenari della sua terra natia, la Grecia. Affascinate dai lucenti monumenti di De Chirico, dopo una scorpacciata di dipinti, litografie e acqueforti dipinte a mano dal Maestro, la luce accecante e reale della corte interna del Castello ci sveglia improvvisamente dal nostro stato onirico: la mostra è già finita? E invece no! Infatti, l’universo ricreato qui, offre una serie di piccole mostre satelliti, roteanti intorno al potente sole De Chirichiano. Giovani artisti pugliesi sono chiamati a rendere omaggio al grande artista, in una collettiva intitolata “Metafisica a sud, enigma di un pomeriggio d’estate”. Degna di nota è Chiara Idrusa Scrinieri che, con il suo lavoro a metà strada tra docufilm e videoarte, riporta magicamente lo spirito metafisico nei giorni nostri. Annodando maestralmente tra loro frame e visioni di una Grecìa salentina deserta e più che mai mediterranea, ci propone una versione contemporanea dei paesaggi di De Chirico e parallelamente omaggia la classicità della Magna Grecia, protagonista indiscussa delle opere del Maestro. Una mostra piccola ma emozionante. L’unico neo è dato dall’infelice illuminazione naturale delle anguste sale del Castello, coraggiosamente amplificata dai curatori con l’aiuto dei faretti, ma che rimane ancora insufficiente, specie per quanto riguarda le statuette bronzee. Come ci insegna De Chirico, il nostro viaggio metafisico continua, attraverso la ricerca di quello che c’è “oltre”…oltre la materia e al di là di Otranto…

Cristina Bigliatti

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