C.AL.MA – Raining – Sorry For This Records

polpetta
Tempo di lettura: 3' min
1 March 2016
Review 4 U

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Lo sfondo di questa storia sono i famosi “portici cosce di mamma Bologna”, come li ha definiti un famoso cantautore italiano, Francesco Guccini. L’anno è il 2005, ed i protagonisti sono tre ragazzi che decidono di trasferirsi nella città emiliana. Ma procediamo con calma, o meglio.. con C.AL.MA acronimo di Carlo e Alessandro, cioè il duo che più di dieci anni fa inizia la propria avventura con l’acquisto di una consolle usata con la quale mixare qualche pezzo; dapprima alle feste di amici e poi, successivamente, nei piccoli locali che animano i famosi portici bolognesi.

Oggi i C.AL.MA sono un vero e proprio pilastro nella scena elettronica emiliana da quando, cinque anni fa, parteciparono come Djs alla seconda edizione del festival elettronico del capoluogo: il roBOt.

Il loro ultimo lavoro si intitola Raining ed è un vinile da 12” che uscirà per l’etichetta -anch’essa bolognese- Sorry For This Records. Conterrà quattro tracce per un totale di 28.66 minuti:

> Raining, 8.47

> Quattro, 6.30

> Mr. Amaré, 7.45

> Quattro (Juju & Jordash rmx), 6.44

Il primo brano che incontriamo durante l’ascolto si intitola Raining. L’inizio è super aggressivo: cassa piena e super potente che incalza l’ascolto con un ritmo abbastanza veloce e prende subito bene.

Al minuto 1.02 si inserisce un synth morbido che, come un’onda, si inserisce perfettamente sulla base. Dopo qualche minuto, a 3.30 circa, c’è un’evoluzione inaspettata. Un synth melodico si muove in contrattempo sulla base e mi trovo catapultato nel bel mezzo di una session jazz. I secondi scorrono davvero veloci. Non faccio in tempo a memorizzare la melodia del synth che ritorna il tema dell’inizio ed accompagna l’ascolto fino a 6.42, minuto che segna l’esplosione della cassa. Cattiva e grintosa, non lascia spazio ad altre sonorità e con lei si chiude il brano. Lo stacco è secco e netto e subito inizia Quattro, il secondo pezzo dell’Ep. I primi secondi sono tranquilli, ricchi di drums leggeri e dal timbro caldo che ricordano i ritmi tipici delle isolette caraibiche. Ma la calma non è di casa in questo Ep. Dopo soli 30 secondi la cassa entra a gamba tesa! Con lei c’è una prima evoluzione del ritmo che mette un po’ in secondo piano i drums dell’inizio e lascia spazio a drums più metallici che contribuiscono a fondere insieme timbri e ritmi così diversi. Dal terzo minuto la scena è solo per la cassa. Per pochi secondi è la padrona incontrastata delle mie cuffie. Ritorna poi il tema dell’inizio, questa volta legato ad una base più presente, che va scemando col passare dei secondi per raggiungere il finale.

Mr. Amaré è il titolo del terzo brano. Apre con una serie di percussioni sincopate. Anche in questo brano la grinta della cassa è notevole e lo si sente dopo pochi secondi. È un pezzo nel quale il punto forte e proprio l’evoluzione ritmica che per sei minuti e mezzo ti rapisce completamente. A contribuire alla riuscita del brano ci sono anche delle voci misteriose, in secondo piano. L’ep si chiude con un remix di Quattro ad opera del duo olandese Juju e Jordash. Il remix riprende molto fedelmente il tema del brano originale. Lascia però molto più spazio a synth e drums leggeri, che possono fondersi meglio creando un’atmosfera molto tranquilla senza però togliere nulla al ritmo, che resta sempre veloce ed incalzante. È senza dubbio uno dei dischi più grintosi che ho ascoltato dall’inizio del 2016. Mi è piaciuta molto la cattiveria della base ritmica che in molti momenti ti sommerge, facendoti sentire davvero piccolo piccolo. Un altro punto a favore di questo disco è sicuramente la forte presenza di passaggi sincopati, segnale di una certa qualità ed abilità nel muoversi dietro la consolle. Infine, senza nulla togliere alla musica, mi piace molto l’idea della Sorry For This Rec di abbinare ad ogni Ep prodotto una copertina di un artista che riassuma visivamente i contenuti sonori. In questo caso la copertina si intitola “Bang”, ad opera di Roberto Lacal.
Il mio voto è sicuramente positivo, un ottimo vinile sia da ascoltare che da guardare!

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