Abbiamo fatto un’incursione a Ferrara per vedere – a pochissimi giorni dal termine – la mostra che la città dedica a uno sei suoi pittori più conosciuti nel mondo
E abbiamo deliberatamente deciso che il titolo dato alla mostra – Boldini e la moda – necessiterebbe di un accento sulla e.
Nelle sale di Palazzo dei Diamanti il visitatore è immerso fin dalla prima sala, tra piume di struzzo, merletti, paillettes e tafetà, non solo dipinti dalla sapiente mano del pittore, ma anche sotto forma di capi d’abbigliamento e accessori di una bellezza che toglie il fiato, come l’abito di John Galliano esposto all’inizio del percorso.
L’allestimento dà forma a una narrazione volta a mettere in luce il ruolo che ebbe Giovanni Boldini come interprete e trend setter della Belle Époque. Il pittore, grazie alla sua capacità di osservare ed essere sempre al momento giusto nel salotto giusto, riuscì come pochi altri a restituire la quintessenza della vita moderna: una pittura utilizzata con un’istantaneità per ritrarre donne, uomini e bambini dell’alta società.

Potrebbe sembrare semplice e banale, portare una mostra su Boldini nella sua città natale, dove ha sede il Museo Boldini. Ma vi possiamo garantire che l’esposizione e il modo in cui è concepita è tutt’altro che scontata.
Le grandi tele provengono dai più importanti musei del mondo – Metropolitan di New York, Fine Arts Museums di San Francisco, Gallerie degli Uffizi, Galleria Nazionale di Roma… – e dialogano con oggetti provenienti dalla Fondazione Tirelli Trappetti, dal Victoria and Albert Museum e dal Musée des Arts Décoratifs di Parigi.
Pannelli e apparati didascalici creano il contesto, citando le parole di Baudelaire, D’Annunzio e Proust.
E a noi è venuta una gran voglia di mollare il 2019 per trasferirci nella Parigi di fine Ottocento.
La mostra finisce il 2 giugno e vi consigliamo di non perderla. Per farvi entrare nel mood vi abbiamo anche preparato una playlist, da ascoltare sul canale Spotify di Polpetta Mag.
Tutte le informazioni sulla mostra Boldini e la moda qui.
Elena Bertelli
Alcuni dettagli, tra le sale di Palazzo dei Diamanti:
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