Vent’anni e non sentirli! 1996-2016 Tour, i Subsonica approdano allo Sherwood 15 LUGLIO 2016 (PD)

polpetta
Tempo di lettura: 2' min
20 July 2016
In primo piano, Review 4 U

Erano gli anni Novanta. Gli anni di MSN, di Festivalbar, di Napster, del GameBoy, gli anni nei quali nacque una delle band più amate dello stivale: i Subsonica.

Era il 1996 quando la scena musicale torinese faceva spazio a questi cinque giovani musicisti. Sono stati anni di live, anni di sold out, anni di dischi d’oro e di platino, anni in cui il rock si è fondato con l’elettronica da club per farci danzare e cantare su note che conosciamo fin troppo bene. Un successo lungo vent’anni che la band ha deciso di festeggiare col Tour 1996-2016. La nave dei Subsonica ha fatto tappa a Padova, allo Sherwood, e noi con loro.

Vorrei (forse!) aver fatto un video per mostrarvi ciò che è stato e non annoiarvi con le parole ma per fortuna non l’ho fatto, mi stavo godendo ogni sonorità di un live strepitoso.

In scaletta tre canzoni per ogni album pubblicato, un excursus cronologico dei loro successi. Un susseguirsi di onde sonore e vocalizzazione delle emozioni iniziato con Come se tratto dall’omonimo album SubsOnica. Seguo la band da anni oramai, li ho visti esibirsi al chiuso e all’aperto in tutte le stagioni dell’anno. Una cosa non muta mai: il calore dei fans, pronti a scaldare il dancefloor. Cantare e ballare è l’imperativo assoluto di ogni loro concerto. Dal ’97 si passa al ’99, con Aurora sogna ci si scatena, con Colpo di pistola si salta. Si balla forte. Gli anni, musicalmente parlando, si susseguono. La scaletta é energia pura e lo dimostra un pubblico bollente. É inutile negarlo i Subsonica fanno divertire, ti smuovono tutto: dentro e fuori. Specchio, Lazzaro e I cerchi degli alberi sono le prescelte per il rush finale. Due ore di concerto, due ore meravigliose.

Ancora una volta grazie ragazzi!

E tu Samuel, lo so che ‘viaggiare in solitaria’ più che un desiderio é un bisogno/un’esigenza per te ma vedi di tornare presto. Il branco t’aspetta a braccia aperte.

 

WORDS BY NICOL FORMIGNANI
GALLERY BY CECILIA SECCHIERI

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