Tutto Molto Bello. Il live report dalla 9° edizione del festival delle etichette indipendenti

polpetta
Tempo di lettura: 6' min
16 September 2019
Festival, Gallery
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Tre giorni di musica, sport e incontri. Tutto Molto Bello si conferma un successo nella sua unicità

 

Tutto Molto Bello è stato un successo in termini di pubblico – sempre più numeroso, che si mischia felicemente ad artisti e addetti ai lavori – e di qualità, in una festa che ormai da 9 anni apre la nuova stagione di musica dal vivo e abbatte le barriere.

Siamo a Bologna, nell’area del Dopo Lavoro Ferroviario che negli anni si è trasformata in un vivace parco della musica e dello sport, tra campetti di calcetto, l’Arena Puccini, i campi da beach volley, il bar Chinotto e, al centro, il Locomotiv club. In questa specie di luna park indie, anche quest’anno Locomotiv Club, Panico Concerti – e Foresta. per quanto riguarda la comunicazione – hanno dato vita a Tutto molto bello e noi ci siamo tuffati nella mischia per goderci tanta musica italiana in un weekend di fine estate.

Venerdì 13: Delaporte, La rappresentante di lista, Mahmood.

Arriviamo al DLF e, giusto il tempo di addentare una pizza gourmet di Berberè, inizia la festa.
Sul Pizzul stage, il palco dedicato ai concerti gratuiti di Tutto Molto Bello, sale La Rappresentante di Lista. Il gruppo palermitano, formatosi nel 2011, sa sempre sorprendere per la presenza scenica, dovuta alla formazione teatrale di Dario e Veronica.
Le sonorità si fanno sensuali e leggermente psichedeliche, faretti al led e luci colorate che illuminano gli abiti total white indossati dalla band sul palco. Un’ora e mezza di concerto, con il festival che si anima sempre di più.
La Rappresentante di Lista ha appena terminato un lungo tour – con una puntata anche a Ypsigrock – per portare in giro Go Go Diva, l’ultimo disco, più maturo e sofisticato dei precedenti lavori.

Cala il sole, ci spostiamo tutti all’Arena Puccini, dove come da tradizione, è montato il main stage per ascoltare Mahmood.
Siamo nel backstage quando lui arriva, abbraccia i suoi e sale sul palco tra le urla dei suoi fan e quell’abbraccio e quel calore ci fanno commuovere.
Attaccati alle transenne, in prima fila, tanti bambini accompagnati dalle mamme, persone di tutte le età e molte ragazze con le gonne da danza del ventre. Il concerto inizia, la voce calda di Mahmood intona canzoni orecchiabili e pop, ma con una musicalità inedita. Ci sono suoni e ritmi esotici e suadenti, ma anche funky. Tutti cantano, lui intercala canzoni a mini coreografie con i suoi musicisti.
E parla, racconta, fa domande al pubblico, scherza. Insomma, stasera abbiamo capito che siamo di fronte ad un nuovo genere musicale che non sappiamo definire ma che non ci dispiace per nulla.

(continua sotto)

 

DAY 1 :

Sabato 14, Andrea Laszlo De Simone, Bud Spencer Blues Explosion, Colle Der Fomento, Emmanuelle

Il secondo giorno di Tutto molto bello è caratterizzato da un’atmosfera particolare: presobenismo generale, per il weekend nel pieno delle sue potenzialità. E sorrisi contagiosi, di coloro che attendono impazienti l’inizio dei live, di quelli che se ne sbattono perchè s’ha da tifare la squadra del cuore o di quelli che stanno dentro al campo stremati ma felici nei loro scarpini nuovi di zecca o di un numero visibilmente di troppo – perché non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore.

Noi rientriamo tra quelli che non vedono l’ora di godere del primo concerto al Pizzul stage: attendiamo pochi minuti e pochi minuti dalle 18 salgono sul palco Andrea Laszlo De Simone con i suoi psichedelici musicisti che vogliamo menzionare a uno a uno perché  vogliamo loro tanto bene, soprattutto dopo questo live. Partiamo dalle tastiere, capitanate dae Zevi Borodvach e Anthony Sasso (comandante altresì di maracas, xilofono, megafono e vicetenente al basso), Daniele Triniti al basso e alle camicie più cool, Filippo Cornaglia alla batteria e voce, e Damir Nefat alla chitarra. Ma arriviamo al sodo: se Andrea Laszlo De Simone è una perla rara nel panorama italiano, per originalità nella scrittura dei brani e sonorità che rimescolano la storia del rock, quello che va ad aggiungersi nel live è proprio la componente strumentale e performativa, le code dei brani che aggiungono psichedelia ma anche divertimento allo stato puro e quel romanticismo autentico che tiene insieme tutto e scatena copiosi limoni tra il pubblico. Più di un’ora di live con brani da Ecce homo, Uomo donna e il nuovo singolo Mistero che tanto ci fa pensare a Weird fishes.

Ma lasciamo le atmosfere seventies per immergerci nel muro di suono di fine duemila: da lontano sentiamo le prime note di Hey boy hey girl – cover versione e ci scapicolliamo verso l’Arena Puccini. Sono atterrati i Bud Spencer Blues Explosion a fracassarci i timpani con un ripasso veloce e intensissimo del loro album omonimo che compie 10 anni. E noi siamo stati felici di festeggiare insieme a Cesare Petulicchio e Adriano Viterbini – che tanto ci sta piacendo nella nuova veste con gli I hate my village – questa ricorrenza. Che poi ha anche il merito di farci riflettere su quante sfumature di alternative rock ha prodotto l’Italia e ci fa essere orgogliosi di avere dei musicisti così dannatamente bravi, inarrestabili e cazzuti.

Li salutiamo ma qualcosa ci dice che è solo un arrivederci: è il momento dei Colle Der Fomento, ma sul set la batteria resta dov’è…

Per noi è il terzo live in un anno della band romana e, dopo il concerto della vita allo Strike e un altrettanto grande show allo Sherwood Festival con tutte le grandi featuring sul palco insieme a loro, i primi brani qui a Tutto molto bello ci paiono partire un po’ scarichi, volumi bassi, senza tutta quell’energia a cui Danno, Masito e Dj Baro ci hanno abituati in questo Adversus tour. Ma è solo questione di tempo. Arriva a dar manforte il beat box di Alien Dee e poi la sorpresa più grande: Cesare si riappropria della sua batteria e Adriano imbraccia la chitarra e quando riparte per la seconda volta l’attacco di Sergio Leone con il featuring dei Bud spencer blues exploision è subito boato. Lasciati di nuovo soli sul palco i Colle der fomento sembrano non voler lasciarci più, seguiti a ruota da massicci e massicce dalle mani alzate al cielo, ma siamo pur sempre in centro a Bologna e alle 23:30 tocca fare piano e spostarsi dentro al Locomotiv club dove c’è troppa folla per riuscire a godersi Emmanuelle. E allora un’altra birretta al Chinotto, che domani è domenica e Tutto molto bello continua.

(continua sotto)

 

DAY 2 :

Domenica 15: Jennifer Gentle, Giovanni Truppi, Giorgio Poi, e molto altro…

Avete mai letto i testi delle canzoni, senza pensare alla melodia che li accompagna? Così, come se fossero delle poesie?
Lo ha fatto per noi Max Collini che ha aperto la lunga domenica di Tutto Molto Bello leggendo l’indie. Calcutta, Gazzelle, The Giornalisti, M¥SS KETA e molti altri.
Testi divertenti, in cui il romanticismo si fa a tratti quasi comico.
C’è da dire che, letti così, questi versi in rime e figure retoriche perdono un po’ della loro poesia, però acquistano sicuramente sfumature inesplorate e piacevoli.

Ed è Giorgio Poi che chiude questa nona uedizione di Tutto molto bello a Bologna, preceduto, sul palco dell’Arena Puccini, da Giovanni Truppi.
In mezzo, Revolution, il torneo di calcetto nel quale si danno battaglia i protagonisti del mondo indie, manager, musicisti e discografici. Per il secondo anno consecutivo, sul gradino più alto del podio sale la squadra di Primavera Sound, che batte Santeria Milano 5-3.

Al posto del the delle 5, gustiamo il mini concerto di Gregorio Sanchez, recente acquisto di casa Garrincha e, alle 19, invece dello spritz, quello dei Jennifer Gentle.
Tra una nota e un goal, questa domenica insolitamente calda di metà settembre è volata via veloce. E, un po’, ci dispiace.

Ci è piaciuta molto l’organizzazione e ci è piaciuto trovare tanti bei nomi e visi del contesto indie italiano.
Una nota di merito va all’attenzione prestata all’aspetto della sostenibilità. Bicchieri rigidi e borracce 24 bottle in vendita al merch, stazioni idriche disseminate nel parco e piatti e posate interamente compostabili. Un evento mega a impatto zero (o quasi) si può fare e gli amici di Tutto Molto Bello ce lo hanno dimostrato. Un grande complimento agli organizzatori: Panico concerti e Locomotiv Club.

Arrivederci all’anno prossimo con ancora tanta musica italiana, tante partitelle e, perché no, magari una nuova formazione in campo con la divisa di Polpetta Mag…

DAY 3: 

 

Words: Sara Bertelli ed Elena Bertelli
Ph. Cecilia Secchieri e Richard Giori

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