Lo scorso venerdì siamo tornati in quel di Modena (come facciamo sempre più spesso ultimamente) per seguire i movimenti di alcune realtà che, sotto il punto di vista del clubbing, stanno offrendo nuovi spunti alla provincia stando in linea con l’offerta internazionale.
Vi parliamo ancora di The Basement e del suo tragitto che ha avuto origine solo pochi mesi fà e in contesti extra urbani, quindi non strettamente correlati alla dimensione del “locale da ballo”, del resto come tutte quelle realtà che hanno fatto della decontestualizzazione una tematica fondamentale per approcciarsi in maniera più naturale all’underground.
Per questa occasione in via del tutto eccezionale il dj e producer di fama mondiale Prosumer si è alternato ai dischi con Reekee, artista della squadra di casa, ma solo dopo aver aperto le danze.
Ebbene si, il nostro ingresso (seppur in ritardo) è stato accompagnato sin da subito dalle note del dj tedesco che si è esibito in un dj set in vinile dall’apertura delle porte fino a notte inoltrata, probabilmente per potersi confrontare con una situazione anche un po più stimolante sotto certi punti di vista.
Sicuramente suonare nella parte centrale della nottata è un esperienza molto motivante ed eccitante, soprattutto perchè tenere alto l’umore e il flusso emotivo scambiato con la pista rimane l’obiettivo principale; vero è anche che, per un dj che solo nel prossimo marzo ha 6 date già confermate, probabilmente il centro serata non risulta nemmeno più un obbiettivo da raggiungere, mentre prendere per mano il pubblico sobrio, farlo ubriacare di suoni e portarselo all’interno dei contenuti musicali che più aggradano potrebbe risultare un’ ottima motivazione per continuare a svolgere il lavoro del dj nella maniera più completa.
Probabilmente per questo, o forse per questioni logistiche, non lo sappiamo con precisione, ma sta di fatto che il concetto è stato seguito alla lettera mediante un bel dj set che abbraccia tutti i frangenti della house, soprattutto quella “presa meglio” che conoscete.
Reekee è un altro nome nuovo in questo scenario che sforna produzioni da pochi anni a questa parte e che sta riscontrando numerosi feedback positivi anche da mostri sacri del genere, condividendo remix, tavoli di studio e strumenti con questi ultimi.
Anche lui lo abbiamo sentito in chiavi diverse già in passato, da quelle più “aggressive” e profonde, fino ai toni morbidi e delicati della soulfull, passando per il jazz, il funk e la house nuda e cruda.
In un breve riassunto di quanto visto in questa serata non si può non dire che rivediamo gli aspetti che il contesto “extra urbano” ci aveva già presentato, come la voglia di fare festa, la bella gente, lo stile e i volti distesi e rilassati di tutti i partecipanti, e il percorso ci piace molto anche perchè aiuta ad attribuire una dimensione reale ad un tematica che, nell’intrattenimento urbano, di solito non viene nè presa in considerazione, nè accettata con troppo piacere, ovvero l’elettronica e le sue varianti.

Il Tube Club si conferma quindi un locale nuovamente in ascesa (soprattutto nei contenuti), che crede in questa cultura e nei suoi profondi significati, una delle poche associazioni sul territorio che ha preso a cuore la tematica dell’intrattenimento.
Con questa serata probabilmente non abbiamo ancora chiuso per questa stagione anche se gli appuntamenti saranno ancora pochi, ma sicuramente dobbiamo tenere la scarpetta pulita ed in ordine, a breve avremo tante altre cose da raccontarvi da Modena.

pics by andrea nicety