WORDS BY JOE ALPACA
PICS BY JANINE BILLY
Sònar016, per chi ancora non lo sapesse, Sònar è uno dei migliori festival di musica elettronica e arti visive del nostro pianeta.
Impianti audio, visual, allestimenti al top. Partiamo dall’inizio, il Sònar si divide in due parti Sònar de dia e Sònar de noche: tutto inizia il giovedì con solamente il Sònar de dia per continuare anche il Venerdì e il Sabato nella doppia modalità dia e noche.
Noi quest’anno decidiamo di partire un paio di giorni prima dell’opening party per entrare in gradualmete nel mood Barcellona. Il martedì giriamo un pò la città che ha tanto da offrire, ci guardiamo la bellezza di Montjuïc e la visuale spettacolare di Parc guell. Il mercoledì andiamo a prendere i vari pass nella zona dove il giorno successivo inaugurerà il sonar de dia: anche sotto questo punto di vista una organizzazione impeccabile, qualità e professionalità sono le parole d’ordine di questo festival. Dopo aver recuperato il tutto ci andiamo a gustare qualche cerveza fria e alla sera una paella, poi subito a letto per essere riposati per la “guerra” che inizierà dal giorno dopo.
Intorno alle 14.30 raggiungiamo la location del Sònar de dia, la Fira Montjuic che sarà il nostro punto di partenza anche per i giorni successivi.
Il Sònar de Dia è diviso in vari stage: il Sònar Village che è il palco più grande e sarà proprio dove si esibiranno i “main artists”, mentre il Sònar Dome, il Sònar Hall e il Sònar Complex faranno da cornice agli artisti più ricercati. Entriamo e ci dirigiamo verso la zona “food”, mangiamo e alle 16.30 dirigiamo verso il Sònar Village per assistere al dj set del duo francese “Acid Arab”: ritmiche arabeggianti che si mixano ad house e techno… un crossover insolito che il dancefloor, molto variegato, sembra apprezzare davvero tanto. Dopo 1h di Acid Arab ci spostiamo nel Sonar Dome dove alle 17.30 troviamo Sevdaliza artista olandese di origini iraniane. Una voce incredibile, emozionale e struggente condita da bassline e ritmiche imprevedibili il tutto guarnito da visual ben fatti. Un mix di elettronica, downtempo e soul che difficilmente scorderemo. Alle 18.30 torniamo al Sònar Village per assistere al dj set dell’americana “The Black Madonna”: la “ragazzona” propone un set chicago house con sfumature acid e detroit techno… 1h e 30minuti di pura club music che fa esplodere il dancefloor a ogni ripartenza. Finito il dj set sempre sul palco del Village salgono i Bob Moses; il duo di Vancuver con una hit dopo l’altra ci accompagna fino alle 20.30 orario di inizio di David August al Sònar Hall. Quando si entra al Sònar Hall sembra di entrare in un teatro: drappi rossi e luci soffuse sono la cornice perfetta per il live della band capitanata dal ragazzo di Amburgo. Un live molto sperimentale con escalation rabbiose e emozionali che trasportano il pubblico in un vortice senza via d’uscita. Un live da incorniciare.
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