Seikon // Frontier 2014 // Bologna

polpetta
Tempo di lettura: 4' min
27 August 2014
Art

Dal 27 luglio al 1 agosto 2014, il più giovane tra gli artisti di Frontier, il polacco Seikon, ha creato un’imponente opera in via Scipione del ferro.
Le sue eleganti forme geometriche emergono tra il grigiore dei palazzi che lo circondano e si connettono con il lavoro realizzato due anni fa da M-city sempre per Frontier.
Durante l’intervista ci ha parlato del suo stile e del suo rapporto conflittuale con l’etichetta dell’ “astrazione”. Godetevela insieme alle foto della sua murata!


Il tuo lavoro si basa sulla pittura e sul design grafico: com’è nato il tuo stile particolare? Chi o cosa ti ha influenzato?

Ho cominciato ad utilizzare forme come queste nel corso dei miei studi, perché ho imparato a lavorare con Adobe Illustrator e quella è stata una delle cose che ha influito sul mio modo di lavorare. Ovviamente mi piace molto l’architettura e il Bauhaus, anch’esse mi hanno influenzato molto. Mi piace lavorare con le architetture, gli edifici, i palazzi abbandonati e su muri come questo.
Ho cominciato con le lettere ma non mi sono trovato a mio agio, perciò il mio stile ha iniziato a cambiare in maniera del tutto naturale e spontanea: prima nel non figurativo, con forme più arrotondate e con più variazioni; poi il mio stile si e’ modificato nel tempo fino ad arrivare al punto in cui mi trovo ora.


Sei attivo nella scena artistica dalla fine degli anni ’90 e ora il tuo stile è perlopiù focalizzato sull’astrazione: è corretto?

Si, ho cominciato verso la fine degli anni ’90, precisamente nel 1999. Non so cosa sia l’astrazione, per me si tratta più che altro di un lavoro di tipo geometrico. Uso soprattutto forme grafiche, con un mix di graphic design. L’astrazione secondo me può essere anche qualcosa di figurativo. Non mi piace considerare il mio lavoro astratto, perché l’astrazione è qualcosa di soggettivo, qualcuno può considerare il mio lavoro astratto e altri invece no.
Come ho detto prima il mio stile si sta continuamente evolvendo, e’ passato dalle lettere a forme più grafiche, utilizzando il computer e altri strumenti digitali il mio lavoro sta diventando sempre più grafico e geometrico.


Al momento hai un crescente interesse nei confronti delle forme artistiche composte da luci, suoni e installazioni: raccontaci di più riguardo questi progetti.

Questo non e’ un progetto vero e proprio, cerco di utilizzare più media per realizzare i miei lavori e le mie idee. Non mi piace molto dipingere su tela perché per me e’ più importante dipingere sui muri.
Preferisco lavorare con la scultura. Se uso la scultura, posso continuare ad applicare le mie forme e realizzare quello che e’ meglio per me.


Come consideri la scena Writing polacca?

Mi piace molto la scena polacca, mi piace quello che sta succedendo nel mondo dei Graffiti e degli stili urbani e credo che il livello degli artisti polacchi sia molto alto.


Conosci anche la scena italiana?

Si un po’, conosco qualche artista italiano e il loro lavoro mi piace davvero. Venire qui e’ stato molto stimolante per me. Mi piace molto viaggiare e farmi influenzare dalle atmosfere e dalle aree in cui mi trovo.


Perfetto Seikon, ti ringrazio.

“Grazie ragazzi!”
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Your work is based on graphic design and painting: how was born your particular style? Who/what has influenced you?

I started to use shapes like this somewhere in the middle of my studies, because I learnt to work with Adobe Illustrator and that was one of the things which has influenced me to work like this. Of course I really like architecture and Bauhaus, which both things have influenced me. I like to work with architecture, I also like to work with buldings, adandoned buildings and on walls like this one.
I started working with letters, but I don’t feel so good with them, so the style started changing in a natural way: first to not figurative, maybe more rounded with more variations and later everything arrived to what I paint now.

 

You have been active in the artistic scene since the late ’90’s and now your style is mostly focused on abstraction: is it correct?

Yeah, I started at the end of the ’90, exactly in 1999. I don’t know what is abstraction, for me it’s more like a geometric work. I especially use graphic forms, with a mix of graphic design. Abstraction for me can be also something figurative. I don’t like to consider my work abstracted, because abstraction is subjective, someone can consider my work abstracted and someone else not.
As I said my style is still changing, it passed from letters to graphic forms, using computer and some digital tools my work is becoming more graphic and geometric.

 

At the moment you have a growing interest in art forms composed of light, sound and installation: tell us more about these projects.

This is not a real project, I try to use more media to realize my works, my ideas. I don’t like so much painting on canvas because for me is more important to paint on walls.
I really like to work with sculpture. If I use sculpture I can still use my forms and do what is the best for me.

 

How is the writing scene in Poland?

Yeah, I like very much the polish scene, I like what’s happening in Graffiti and urban style’s world and I think that the polish artists are on an high level.

 

Do you know also the italian scene?

Yes, a little bit, I know some italian artists and I really love their work. Coming here has been very stimulating for me. I really love travel and let me influenced by atmosphere and areas where I stay.

 

Perfect Seikon, thank you very much.

“Grazie ragazzi!”

 

INFO
Pagina Facebook di Seikon
Sito ufficiale di Seikon

 

Cristina

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