Sei A – Space In Your Mind

polpetta
Tempo di lettura: 2' min
23 March 2016
Review 4 U

Sei-A_Large

La città che ha visto nascere Paperon de Paperoni, Glasgow, si è ormai lasciata alla spalle il suo passato fatto di cantieri navali ed officine, divenendo uno dei centri culturali più attivi d’Europa.

Il contesto cultuale attivo e moderno della città ha avuto ripercussioni positive un po’ in tutti i campi, musica compresa. E proprio in questo ambiente nasce Andy Graham a.k.a SEI A.
Nella capitale delle Highlands muove i suoi primi passi dietro le consolle, ma si afferma con successo dopo essersi trasferito nella capitale inglese.

Il suo terzo album completo si intitola “Space In Your Mind” ed è uscito lo scorso 26 febbraio per la Label londinese Aus Music e contiene 11 tracce.

Il brano che apre l’ Ep è Always. 4 minuti e 47 di evoluzione di un synth che nei primi secondi si muove profondo ed oscuro, diventando poi lungo e profondo, quasi come un richiamo dalle profondità dello spazio. In particolare dopo il secondo minuto quando si aggiunge una base bella grintosa,

Successivamente troviamo In the Light e Space in Your Mind. Nel primo troviamo sin dall’ inizio un synth davvero inquieto. Velocissimo ed ansioso passa il primo minuto.

L’evoluzione melodica del brano, dolce e tranquilla, accompagna già verso la conclusione, delicata. Nel secondo la melodia è il punto fondamentale. Una base ritmica molto deep legata ad un synth molto dolce segnano l’inizio. In seguito si aggiunge una voce, anch’essa dolce e melodica.

Kalstar è la traccia numero 4. Lo stacco con i pezzi precedenti è ben marcato, soprattutto in termini di ritmo. Una base piena e ben decisa si contrappone a drums sincoparti più leggeri. Con il passare dei minuti è molto chiara l’influenza soul che caratterizza, in particolare quando si aggiungono i synth che, come un collante, riuniscono tutti i drums in un suono compatto, uniforme e super ritmato!

Linear ed Ancestor sono i due brani successivi. Ritmicamente ben definiti sono grintosi al punto giusto e sono accomunati da un bell’intermezzo melodico.. Due pezzi ottimi per scaldare anche le dancefloors più esigenti.

Seguono poi Morning Soldier, Tides, Exit e Trails of Gold. Il fil rouge che li lega sta tutto nell’infinito equilibrio, sia melodico che ritmico che li caratterizza. Sono quattro canzoni separate ma la struttura del disco permette di ascoltarle in successione [cosa che consiglio!], come se fossero parte di un concept album!

Sono brani molto tranquilli, pacati e rilassanti dove ogni effetto, ogni synth, ogni parola [Tides ed Exit sono cantate] sono sicuramente frutto di uno studio molto accurato, non solo sul singolo pezzo ma anche nel complesso del disco.

Solitamente cerco di essere sempre il più neutrale possibile durante le recensioni dei dischi. Questa volta mi è davvero difficile perché quest’Ep mi è piaciuto moltissimo. L’ho ascoltato e riascoltato per giorni e mi sono innamorato dei suoi suoni e dei suoi ritmi.

Consigliato. Al 100%!

Ehi, hai mai sentito parlare di Patreon?
Dal momento che sei qui, perché non contribuire?

Patreon è un sistema di micro-donanzioni ricorrenti con il quale supportare economicamente Polpetta e permetterci di continuare ad offrirti contenuti favolosi.

Diventare membro di Patreon è facilissimo!

Contribuisci ora

Partecipa alla conversazione!