Ricardo Villalobos @ Link || 12 Settembre 2015

polpetta
Tempo di lettura: 1' min
18 September 2015
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Alla fine si. Ha dominato, il Villa.
Dopo tanti anni e dopo tante serate è normale che anche un mostro sacro come Ricardo Villalobos abbia alternato prestazioni da fenomeno ad altre un po’ meno attente a livello di prestazione musicale. Ma la presenza e la gioia che porta sono sempre quelle e devo ammettere che a me è sempre bastato.
Stavolta oltre alla presenza ha ribadito al mondo e ai critici che ,se in forma ,rimane tra i top al mondo. Ha guidato la folla in delirio attraverso suoni e bit attuali miscelati al meglio con la storia della sua musica ( che ha cresciuto e fatto avvicinare a questo universo me e i miei compagni di una vita ): Dexter, Easy Lee incastrati in quei loop eterni che potrebbero durare anche tutta la notte e tutto il giorno.
Ci sono alcune serate di alcuni dj che mi esaltano e dove l’obiettivo della serata è stare in consolle a sballucchiare, bere e stare comunque tranquillo lontano dal casino, e poi ci sono i guru (e villa appartiene a questa categoria come pochi altri) dove dopo cinque minuti in consolle si sente la necessità, il bisogno, di seguire lo sciamano che è in lui: scendere nel dance floor ad occhi aperti o occhi chiusi, non importa; ci si ritrova tutti lì col sorriso tutti uniti e miscelati come lui miscela house techno e suoni sudamericani.

 

WORDS  & PICS BY COSTANTINO BEDIN

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