PVP – The Bloodhound Gang: The Bad Touch.

md-romero
Tempo di lettura: 3' min
29 March 2017
POLPETTA VIDEO PASSION

Quante scimmie moleste occorrono per far piombare Parigi nel caos? Apparentemente cinque, come cinque sono i membri dei The Bloodhound Gang, band che ha una tematica e una soltanto: SESSO.

1999, siamo a fine millennio, e chi non conosce questo tormentone intramontabile era e potrebbe essere tutt’ora oggetto di lancio di oggetti contundenti. The Bad Touch è orecchiabile, triviale, sporca, e corredata di un passo di danza in stile Macarena. Cosa volere di più? Un videoclip che ne sia all’altezza, ovviamente.

Siamo a Parigi e cinque balde scimmie, o meglio giovani in costumi da scimmia ( I Bloodhound al completo) sono sconvolti (e alquanto arrapati) nel vedere trasmesso ad una tv nella vetrina di un negozio un documentario con due scimmie che ci danno dentro alla vecchia maniera dei mammiferi.

Fra l’entusiasmo generale i presunti primati iniziano a scorrazzare per Parigi con cattivissime intenzioni. Tendono un agguato a un gruppo di giovani splendide fanciulle a base di cerbottane con dardi tranquillanti e una volta compiuto il ratto le stipano in una gabbia da Zoo, stessa sorte succede a due Patisseurs baffuti, attirati un croissant come esca, un nano mimo (o un mimo nano, interpretato da Jordan Prentice che ha interpretato anche Howard il Papero sull’omonimo film) e una coppia di giovani stereotipi francesi omosessuali. Tutti chiusi nella stessa gabbia e tormentati dai molestissimi primati, che vediamo lasciarsi andare in atti più o meno demenziali per le vie di Parigi.

Dopo un breve periodo di rodaggio le prede della gang scimmiesca vengono addestrati e messi in formazione piramidale per un balletto in stile macarena (con imperdibili mosse suggestive) fino a che il mimo nano (o nano mimo) rompe la coreografia e tenta la fuga verso la libertà solo per essere raggiunto in automobile dai prodi primati ed essere investito senza troppi complimenti.

Quello che sembra un semplice video performance con un canovaccio extra di trama, grazie alla regia di Richard Reines, che riesce ad ampliare e valorizzare il potere dissacratorio della band, ha raggiunto lo status di cult per tre ragioni. La prima e più immediata è il fatto che il video passò sotto la forbice censoria in quanto i Bloodhound Gang in un’occasione mangiano vermi vivi mimando la pratica del Grooming in uso fra i primati divenendo uno dei 50 video più controversi della storia secondo MuchMusic facendolo diventare un guilty pleasure di tutti gli appassionati di musica. La seconda ragione è per l’affascinante binomio che si viene a creare fra canzone e videoclip.

Nella canzone si parla di come, essendo noi umani null’altro che mammiferi sarebbe bene che ci dessimo dentro alla grande come animali (visti su Discovery Channel), il video ribalta la situazione. Se gli umani si comportano come animali, le scimmie sono diventate cacciatori e collezionisti di bestie rare e curiose, pronte ad esibire le loro prede in numeri d’avanspettacolo in una rivalsa che ricorda la fantascienza post apocalittica di Pierre Boulle, la mente geniale dietro quel franchise prolifico che è il pianeta delle scimmie. La terza ragione riguarda uno sketch di Jackass ispirato da questo videoclip: Night Monkey.

Nel video vediamo i baldi prodi di Jackass assieme a Brad Pitt (in Night Monkey 2) in una notte brava combinando insensate idiozie (in linea con il format di culto di MTV) vestiti da primati, in maniera non dissimile da quella dei The Bloodhound Gang. I prodi idioti (senza Brad Pitt questa volta) ripeteranno l’impresa qualche anno dopo travestiti da panda in piena Tokyo durante le riprese di Jackass The Movie.

The Bad Touch è uno di quei pezzi che nel calderone del pop di fine millennio, rimangono intramontabili, irrinunciabili ed irresistibili. È impossibile non sorridere riascoltandolo e scoprire che una volta partita la musica, parti del testo memorizzate quasi vent’anni prima riaffiorano dagli anfratti dei ricordi strappandoci ben più di un sorriso nostalgico.

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