PVP – DMX: Party Up (Up in here).

md-romero
Tempo di lettura: 3' min
11 October 2017
POLPETTA VIDEO PASSION
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Anche a DMX, acronimo di Dark Man X anche conosciuto come The Divine master of the unknown, possono girare, e se girano ad uno come DMX vuol dire che in tempi brevi andrà a tirare una brutta aria.

Immaginate di andare alla banca una mattina qualunque. Infilate la vostra carta nel bancomat e per qualche errore di sistema non solo non riuscite a prelevare ma la scheda vi viene sequestrata. Giustamente questo vi rovina la giornata dato che non vi è rimasto nemmeno un cinquino nel portafogli. Istintivamente salite le scale per parlare con qualcuno allo sportello, incazzati come delle bestie, prefigurando una serie di oscure e macchinose ragioni burocratiche per cui non avrete accesso immediato al vostro conto e, come se non bastasse, un tizio nel scendere vi urta in malo modo.

Con la rabbia a mille arrivate all’interno della banca, percorrete a grandi falcate la sala d’attesa accecati da un incazzatura da guinness dei primati senza notare che il resto delle persone sono faccia a terra con le mani dietro la schiena. Beccate il primo cassiere e lo riempite di ingiurie dalla testa ai piedi per poi rendervi conto che la situazione è tragica. L’uomo che vi ha urtato mentre salivate le scale aveva appena finito di rapinare e, per una assurda coincidenza siete stati scambiati per la stessa persona. Con un tempismo diabolico la polizia si fa avanti, circonda l’edificio e si prepara ad una situazione con ostaggi.

Rinsavite quel tanto che basta per cercare di rimediare alla situazione, vedete una guardia giurata ferita, il meglio che potete fare è aiutarla ad uscire, perchè venga portata al pronto soccorso. Usciti dalla banca la situazione non migliora, il cordone della polizia è decorato con un sacco di armi puntate verso il vostro culo, un sosia di John Goodman inizia a spararvi addosso d’istinto e voi fuggite all’interno lasciando il poveraccio a terra.

Decidete di comunicare con la polizia, provate a ragionarci ma loro non vi credono, l’identikit del sospetto e la vostra combaciano. Provate a far uscire tutti dalla banca in segno di buona fede ma questo crea solo l’occasione ideale per mandare dentro le forze speciali. Senza altra soluzione possibile decidete di darvi alla fuga passando fra i tetti. Disperati, decidete di chiamare il vostro compare al cellulare per aiutarvi  sistemare la situazione, che, al solito se la sta godendo con un bel pacco di ragazze.

In trappola iniziate a temere il peggio mentre cecchini ed elicotteri puntano su di voi. A breve finirete stecchiti e la giornata era pure iniziata malissimo. Ma la guardia giurata che avete salvato identifica il vero rapinatore e vi scagiona. Con tempismo perfetto il vostro compare riesce a distrarre le forze speciali pronte a farvi a brandelli sfruttando il suo branco di tutt’altro che castigate giovani ragazze.  Tutto è bene quel che finisce bene.

Questa è l’avventura tragicomica in cui si trova l’hardcore rapper DMX nel videoclip Party Up ( Up in Here) uscito il 6 giugno 2000 e uno dei pezzi più celebri e più citati dell’uomo di punta dei Ruff Ryders. Il setting Newyorkese, le tecnologie satellitari e in generale la regia è una citazione a piene mani Nemico Pubblico di Brukheimer, in una nota molto più scanzonata e divertente anche grazie al ritornello di DMX “Y’all gonna make me lose my mind Up in here, up in here” che descrivono perfettamente lo stato d’animo del protagonista mentre cerca di risolvere la situazione e mantenere la calma.

Il video infatti ironizza a piene mani sull’eccessivo zelo della polizia nei confronti degli afroamericani.  E’ il tenente incaricato di monitorare la situazione (un afroamericano) ad avere i suoi dubbi sull’identità dell’uomo all’interno della banca mentre i poliziotti bianchi alla barricata, premono il grilletto appena vedono il buon DMX uscire con le migliori intenzioni. Il  gran finale, in cui DMX si cala con attrezzatura improvvisata per sfuggire agli elicotteri, riferimento al celebre salto di John McClane (Un Bruce Willis d’annata) dal grattacielo della Nakatomi in Die Hard, rappresenta il punto in cui questa parodia autoironica raggiunge l’apice, e non si può fare a meno di adorarlo.

Qualche curiosità: Party Up denigra in più punti il rapper Kurupt che aveva dissato precedentemente DMX in Calling Out Names, riguardo ad una relazione che quest’ultimo avrebbe avuto con la rapper e modella Foxy Brown, ex fiamma di Kurupt. La disputa fra Kurupt e Foxy Brown in cui DMX è stato coinvolto è stata collegata ad una sparatoria allo studio di Los Angeles di Kurupt e Daz Dillinger che ha causato la morte di Dwayne “Draws” Dupree, una guardia di sicurezza di soli 23 anni. Della sparatoria è stato accusato DMX il quale, come per la presunta relazione con la Brown ha negato qualsiasi coinvolgimento e, al contrario ha inviato le sue condoglianze e la sua comprensione.

Inoltre Party up è stato inserito nelle seguenti colonne sonore: King’s Ransom, Le ragazze del Coyote Ugly, Hardball, Broken City, Zack and Miri make a Porno di Kevin Smith, Ghostbusters (2016) e le serie di culto Malcolm in the Middle e Daria oltre che essere citato in innumerevoli occasioni.

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