PVP – Nirvana: 1992 Smell like teen spirit.

md-romero
Tempo di lettura: 3' min
28 December 2016
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Può un singolo video ridefinire l’idea di concerto rock? Possono meno di cinque minuti creare il trend per un’intera generazione? Per rispondere dobbiamo andare indietro all’anno 1992, ad un pezzo che è nella scaletta di ogni garage band adolescente: Smells Like Teen Spirit dei Nirvana.

Le origini del pezzo le conosce ogni fan. Il titolo è ispirato da un graffito che la Riot grrrl Kathleen Hanna, cantante delle Bikini Kill, tracciò in casa di Cobain durante una serata di vandalismo: Kurt smells like Teen Spirit. Il Teen Spirit in questione non era spirito adolescenziale come, fino al successo del singolo, Cobain aveva inteso, quanto un deodorante in voga in quel periodo utilizzato anche dalla ex ragazza di Kathleen. Kurt ignorava l’esistenza del deodorante Teen Spirit e ne fece il titolo di un pezzo originariamente nato come imitazione dello stile dei Pixies. Le modifiche apportate da Novoselic e Grohl durante le prove resero Smells Like Teen Spirit un classico contemporaneo che tutti ricordiamo e che rievoca ricordi di pogate sotto palchi improvvisati, casse di birra e tanta, forse troppa nostalgia.

Il videoclip, diretto dal regista Samuel David Bayer (fra i suoi lavori citiamo Zombie dei Cranberries, Heart’s Filthy Lesson di David Bowie, Coma White di Marilyn Manson e il degno remake del 2010 di Nightmare on Elm Street) qui in una delle sue prime prove, vede la band suonare in una palestra di liceo fatiscente e polverosa davanti ad una massa di adolescenti. Accompagnati da un gruppo di Cheerleaders in nero con il simbolo dell’anarchia ricamato sul vestito, i membri del gruppo scatenano la folla in un delirio di pogo e distruzione. Il caos che si vede nel video è genuino.

Le comparse, raccattate dalla band stessa qualche giorno prima delle riprese, si erano stancate di stare tutto il giorno in posa durante le inquadrature. Fu Cobain a consigliare al regista di farli pogare durante il pezzo. Il risultato è un genuino sfogo di rabbia che degenera in rivolta. Il set viene fatto a pezzi e all’apice Cobain sfascia la sua Fender Mustang in quello che rimane un momento simbolico del genere Grunge. Bayer grazie alla sua fotografia sporca crea qualcosa di diverso rispetto al periodo. Si vede l’ispirazione a Over The Edge, film del 1979 di Jonathan Kaplan, e al più leggero Rock and Roll High School.

Il video in sé riassume quello che era il mondo delle Garage band, dei gruppi punk rock adolescenziali, di quella necessità di sfogarsi a ritmo di musica con comportamenti distruttivi e liberatori che ora sembra scomparso o ridotto ad un fenomeno di nicchia a cavallo fra emulazione e nostalgia. Sullo stesso panorama italiano possiamo parlare di vera e propria emulazione.

Grazie a questo video i giovani hanno iniziato ad assimilare la cultura grunge e i suoi trend, dai vestiti al pogo ai canoni di bellezza. La relativa ma efficace semplicità dei pezzi dei Nirvana ha indotto molti giovani a prendere in mano una chitarra e la figura stessa di Cobain, lontana anni luce dagli eccessi megalomani delle rock star californiane (una su tutte William Axl Rose), permetteva ad un qualsiasi ragazzo o ragazza di sentire proprio il pezzo e fare di Smells Like Teen Spirit l’inno della generazione X.

Imperdibili le cheerleader vestite di nero, alcune con vistosi tatuaggi (la Body art era ancora condannata e considerata borderline) che altre non erano che delle spogliarelliste locali di Culver City e il bidello anziano che si gode i Nirvana tenendo il tempo con lo spazzolone.

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