Più di vent’anni di onorata carriera, otto album, diverse strade musicali intraprese e noi siamo ancora sotto palco con la maschera delle grandi occasioni pronte a consumarci le corde vocali con quelle che sono state le canzoni che hanno fatto da sfondo ai migliori anni della mia adolescenza. La mia sembra solo un fatto personale. Ancora una volta sono i Tre Allegri Ragazzi Morti a farla da padroni e ancora una volta noi c’eravamo: Inumani tour approda a Padova, nella foresta di Sherwood. A salire sul palco sono in cinque: insieme alla classica formazione c’è anche Monique ‘Honeybird’ Mizrahi alle chitarre, ukulele e charango, sembra essere lei la novità di questo tour estivo. La prima parte del live é dedicata al nuovo album. Sonorità che non sembrano convincere il pubblico, il quale si scalda solo con l’arrivo dei grandi classici: Occhi bassi, Il principe in bicicletta, Quasi adatti ecc. La folla mascherata canta e balla, partecipe e bramosa di rivivere le emozioni che solo le canzoni che ti porti dentro sanno scaturire. Prima erano in cinque a scrivere canzoni che cantavano tutti, adesso tutti quanti scrivono canzoni che qualcuno canterà. Come ogni concerto dei Tarm che si rispetti non è mancata la Tatuata bella cantata a cappella e l’immancabile pioggia di ‘vaffanculo’ per Eltofo. Assistere ad un loro concerto è sempre un piacere o forse un dovere?!

WORDS BY NICOL FORMIGNANI

GALLERY BY CECILIA SECCHIERI