Mano Le Tough – Trails

alessandro
Tempo di lettura: 2' min
4 November 2015
Review 4 U
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Artist: MANO LE TOUGH
Title:  TRAILS
Label:  Permanent Vacation
Release: 30/10/2015
Il caro Niall Mannion, meglio conosciuto con Mano Le Tough, ci ha fatto attendere tanto tempo prima di regalarci quello che definisco un vero e proprio viaggio. Il 30 ottobre scorso, sull’etichetta Parmanent Vacation, è uscito “Trails”. Un CD di 10 tracce che raccontano veramente il suo stato d’animo. Scrive i suoi pensieri, ci espone le sue domande e i suoi dubbi utilizzando dinamiche e suoni sperimentali, passati presenti e futuri. Partito da atmosfere ambientali con un profumo selvatico, passa tramite beat regolari con tendenze techno/house, concludendo questa meraviglia con una malinconica ma vigorosa traccia breakbeat.
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Ora passiamo alla TRACKLIST:
A1:    Running In A Constant Circle / l’itinerario di questo sentiero comincia con un vortice di suoni sperimentali, che chiariscono il titolo della canzone, come se, chi comincia questo viaggio, fosse bloccato all’interno di questo vortice. Più mentale che fisico.
A2:    Generations / un vero e proprio passaggio di consegne da una generazione all’altra. Il sospiro è il vero e proprio segnale di malinconia per chi sta per passare il testimone a chi invece sta per iniziare un nuovo percorso, con un pizzico di ansia che ci ha stimolato.
A3:    Energy Flow / la risposta alla traccia precedente, la conseguente ricerca introspettiva del flusso di energia necessario per iniziare il nuovo cammino.
B1:    Half Closed Eyes / come in tutte i viaggi sperimentali, si possono incontrare ostacoli ed è evidente la reazione di come quando un pericolo ti viene incontro o di come quando si incontra una luce forte.
B2:    Empty Early Years And The Seed / dopo il precedente ostacolo si presenta all’improvviso una situazione di buio totale. La prima sensazione arriva con la consapevolezza di momenti passati che lo hanno completamente svuotato ed è per questo, che è alla ricerca di nuovi stimoli in questo sentiero.
C1:    I See Myself In You / è evidente l’esigenza di paragonarsi a qualcuno. Più che “paragonarsi”, traspare un’esigenza di aggrapparsi a qualcuno. Come se stesse ammettendo una colpa di una scelta sbagliata fatta in passato.
C2:    Trails / come un backpakers, si arma di speranza e buoni propositi per continuare questo tragitto condito da un pensiero fisso: quello di aver finalmente dichiarato il suo amore per un suo amico.
D1:    The Space Between / un’ulteriore considerazione è quella che spicca in questa traccia, la spazio, la differenza tra la scelta fatta in passato e quella del conseguente viaggio.
D2:    Sometimes Lost / spaesato. Si trova così dopo tantissime domande e non altrettante risposte. Anche se traspare una chiara volontà di andare avanti, a testa alta.
D3:    Meilen / ecco, dopo diverse miglia di sentiero, tra alberi e muschi, sembra aver ritrovato un proprio equilibrio personale. Una stabilità momentanea?

Lunga è stata l’attesa di questo splendido disco.
Noi vi salutiamo con la speranza di una pausa minore per ascoltare il suo prossimo capolavoro.
Con la speranza di avervi accompagnato adeguatamente in questo piccolo viaggio, vi saluto.
#ENJOY
Alessandro Derek Laiso

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