Linkubator conclude una straordinaria e sorprendente stagione invernale con un ultimo, grande evento.

Dopo l’opening esplosiva di Raffaele Attanasio e il virtuosismo senza pari di Ricardo Villalobos, il Link di Bologna è orgoglioso di avere sul suo palco due artisti eccezionali con formazioni diverse ma complementari, pronti a completare la destrutturazione e ricomposizione dell’idea di clubbing di questa stagione invernale di Linkubator che ci ha regalato emozioni uniche in un viaggio nei sensi verso il cuore della musica.

Il giorno 18 Novembre, sul palco del LINK avremo Dax J e Mattia Trani, ognuno pronto a portare la propria esperienza, la propria passione ed il proprio genio  a umile servizio di quel sacro altare che è il palco del Link, vero luogo simbolo del culto pagano della musica elettronica.

Due stili, due modi di percepire la musica, due anime che non hanno bisogno di presentazioni.

Dax J, londinese di formazione teutonica, in quella culla di innovazione che è Berlino, ha le sue radici nella Jungle, la Drum n’ Bass (prominente l’influenza di Goldie e Bad Company) e la Garage. Deve la sua celebrità sia alla sua abilità nel live set, dimostrata in club come il Berghain, sia alla sua capacità compositiva, che risalta già con l’esplosivo album di debutto “Shades of Black” oltre che al suo instancabile lavoro con le più diverse etichette discografiche che ne fanno uno dei più interessanti volti del DJing contemporaneo.

Mattia Trani, al contrario, nasce e si forma influenzato dalla Techno di Detroit e del Future Jazz, divenendo presto ossessionato dalla sperimentazione e dalla ricerca del suono, attraverso strumenti analogici come drum machines, sintetizzatori a tastiera e samplers con cui creerà uno stile inimitabile a cavallo fra la Techno e il Future Jazz. La sua etichetta Pushmasters Discs, fondata nel 2012, ora è una realtà internazionale, supportata da artisti internazionali come Jeff Mills, Robert Hood, Ben Mills e Dj Deep.

Per questo ultimo evento dell’anno saranno Dax J e Mattia Trani a sconvolgere la folla per un evento di chiusura imperdibile che verrà di certo ricordato negli anni a venire. Esserci non è un’opzione, è un dovere.

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