Linecheck w/ Rival Consoles, Chassol, Waxlife @ BASE Milano #16.09.016#

joe-alpaca
Tempo di lettura: 2' min
22 September 2016
Review 4 U

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Linecheck @ BASE Milano.

Venerdì 16 Settembre decidiamo di andare al BASE di Milano dove sul palco si alterneranno sul palco Chassol, Rival Consoles e Waxlife. Base è il nuovo progetto per la cultura e la creatività a Milano. La location è lo stabilimento ex Ansaldo costruito tra il 1904 e il 1923 e si trova tra via Bergognone e via Tortona.
Partiamo da Bologna, giusto il tempo di mettersi in autostrada e inizia il diluvio universale.
Il viaggio si preannuncia più lungo del previsto e purtroppo arriviamo giusto in tempo per le ultime tracks di Chassol.
Flashback: gli show dovevano essere all’aperto, ma purtroppo causa maltempo sono stati spostati nello spazio interno.
Christophe Chassol è unanimamente considerato uno tra i pianisti e compositori più estrosi e interessanti d’Europa, inventore degli ultra-scores, un metodo di composizione che rielabora i suoni della natura e della vita quotidiana, armonizzati in una rappresentazione musicale del mondo.
Entriamo in questo bellissimo spazio interno e sul palco troviamo per l’appunto Chassol al piano/synths accompagnato da un batterista. Troviamo questo spettacolo davvero molto suggestivo: come sfondo ai due musicisti troviamo delle proiezioni che raffigurano personaggi provenienti da diverse parti del mondo, Chassol alle tastiere è incredibile ed è in grado di creare un vibe pazzesco; la parte ritmica non è da meno: sali e scendi che catturano e che difficilmente riusciranno a farvi stare fermi. All’1.30 finisce il live del parigino, abbiamo 15 minuti prima dell’inizio di Rival Consoles. Ryan Lee West aka Rival Consoles inizia sin da giovanissimo a sperimentare con i beat e ad appassionarsi alla musica elettronica, creando il proprio universo fatto di pura e reale esplorazione delle onde sonore. Il risultato sono i primi acclamati ep “Odissey” (Erased Tapes, 2013) e “Sonne” (2014) dove Ryan crea texture intimiste e ipnotiche.
Arriva l’145 e dopo un breve soundcheck, ecco approdare sul palco Ryan.
I visual diventano intricati: linee che creano forme geometriche ipnotiche e confuse e i colori che fanno da padrone sono il bianco-nero e il giallo-nero.
Proprio come i visual anche il sound diventa complesso: cambi ritmici, groove taglienti, linee di synth che si intrecciano e diventano un tutt’uno con i kick e le base line delle macchine magistralmente utilizzate da Ryan. Un’ora spaccata di live senza interruzioni o fronzoli. Musica, musica bella, intrigante ed emozionale. Un live che consigliamo a tutti gli amanti delle sonorità non convenzionali.
Appena finisce il live, viste le condizioni metereologiche e il lungo viaggio, ci dirigiamo di corsa verso la macchina e torniamo verso Bologna, arriviamo a casa stanchi ma con il sorriso stampato in faccia.

Grazie Ryan, grazie Christophe, grazie Base e grazie Linecheck.

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