La rivincita di Lady Gaga: Umbria Jazz Festival 2015

janine
Tempo di lettura: 3' min
25 August 2015
Review 4 U

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La prima volta che notai Lady Gaga era una sera d’estate di fin troppi anni fa. Guardavo ancora i video musicali in televisione ed era la “centoventordicesima” volta che passavano questa nuova assillante hit di dubbio gusto : POKER FACE proprio della sopracitata Lady Gaga. Di dubbio gusto non era solo la melodia di quella canzone ma anche il video che era un vero tripudio del Trash con la T maiuscola.

Ma analizzandolo con attenzione troviamo già tutti gli elementi fondanti e fondamentali che hanno portato Gaga al successo. Troviamo infatti look eccentrici, balli con all’interno ripetute movenze dagli evidenti richiami sessuali e la profonda passione per la Pop Culture.
Ma “Poker Face” fu solo l’inizio. Si perché la cantante statunitense ottenne svariati Grammy, tour mondiali che registrano il tutto esaurito ed il record come prima artista che collezionò oltre un milioni di visualizzazione di un suo video sul canale You Tube (Bad Romance – 2009). Che dire se non che è un prodotto POP perfettamente riuscito?
Ma Lady Gaga vuole di più e lo vuole da sempre: vorrebbe ottenere il consenso, l’approvazione e la stima anche di chi il Pop lo odia, lo evita, lo ripudia e/o neanche lo include fra i generi musicali; di quelli che facendo una lista in ordine alfabetico dei generi musicali la lettera P non l’ha eliminata solo perché esiste il Punk.
Facciamo un piccolo excursus di quelli che sono stati i tentativi della nota Pop Star di entrare nelle grazie dei “RAD” della musica NON-POP: nel 2011 chiede a Clarence Clemons (Big Man) di partecipare al suo brano “The Edge Of Glory” con un assolo di sassofono; peccato che il sassofono solo si veda e praticamente non si senta e tra l’altro per soli 5 secondi nel video ultra pop ma “essenziale” (motivo per cui la critica lo elogia, bah) dalla nuova icona americana.
Sempre nel 2011 la Gaga apre gli MTV Video Music Awards accompagnata sul palco dal chitarrista Brian May (Queen).
Nel 2012 chiede ai Die Antwoord di seguirla in tour per aprirle i concerti. Il duo sudafricano che definirei “sconcertante, traumatizzante ed impressionante” ha rifiutato l’offerta senza pensarci troppo. Anzi trovando la proposta quasi un insulto hanno realizzato un brano intitolato “Fatty Boom Boom” davvero irriverente in cui sbeffaggiano Miss Germanotto senza mandargliela a dire.


Nel 2014 chiama Surgeon, dj techno tedesco, a farle il warm up del concerto, incerdibile, vero? La cosa più incredibile è la maglietta che indossa Surgeon durante la performance la quale recita : “constant shallowness leads to evil” tradotto sarebbe “la costante superficialità porta al male”, ottimo monito per chi era li pronto a dargli del venduto.

Sempre nel 2014 esce l’album “Cheek to Cheek” dove al fianco dell’intramontabile, o forse dovremmo dire “eterno”, Tony Bennett reinterpretano i classici della musica americana.

RPM RECORDS/COLUMBIA RECORDS LADY GAGA AND TONY BENNETT
Diciamo pure senza troppa paura che in questo caso Lady Gaga riesce a convincere molto di più. Non si spoglia mai totalmente dalle sue vesti eccentriche (perchè poi dovrebbe farlo?) ma diciamo che mette a nudo le sue spiccate doti artistiche di cantante.

La news più chiacchierata e più condannata (soprattutto sui social) dell’estate 2015 italiana riguardava proprio la Germanotto e la sua discussa performance che si sarebbe tenuta il 15 Luglio 2015 su uno dei palchi più rinomati e radical chic d’Italia : Umbra Jazz Festival.
I finti puristi ed accertati bigotti musicali hanno dato libero sfogo alle polemiche più misere e prive di reali argomentazioni; questo lo sostiene anche Michele Monina in un interessante articolo su “Il Fatto Quotidiano” che trovate qui .

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Sta di fatto che la Gaga è salita sul palco e oltre agli innumerevoli cambi d’abito ha fatto parlare di se per la sua performance canora interpretando perfino “La Vie En Rose” in modo impeccabile.

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