Il Giovedì Di Vith : Sònar OFF 2016

luca-vitale
Tempo di lettura: 4' min
30 June 2016
Il Giovedì di Vith

Grazie al cielo c’è la Settimana Santa. Quel fugace lasso di tempo di una manciata di giorni che rende lo spirito un po’ più libero e selvaggio. Quel periodo nel quale ci sono talmente tante ore di ballo disponibili per le quali il dono dell’ubiquità sarebbe perfetto. La Off Week di Barcellona.

Quando vi raccontai della incredibile mole di eventi (link: http://www.polpettamag.com/il-giovedi-di-vith-off-week-barcelona-2016-istruzioni-per-luso/) che la compongono eravamo ancora agli albori degli annunci… Dal 15/06 al 21/06 si sono svolte più di 200 feste in tutta la città di Barcellona, con una attendance di più di 150.000 persone da tutto il globo. Numeri da brividi.

Non solo grandi numeri, ma atmosfere magiche. Incredibile vedere come persone da tutto il mondo si unifichino sotto il segno della buona musica, senza troppi fronzoli o barriere culturali. Da una parte all’altra del mondo ognuno di noi si è sentito parte di qualcosa di grande, rigorosamente a ritmo di sound. Peccato che le parole non possano descrivere in maniera egregia le emozioni di certi momenti.

pic by Loud&Contact staff

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E le locations? Da siti storici ai regolari clubs di Barcellona, la Off Week si snoda in ogni suo angolo tra balli, suoni, colori, sorrisi. Dal grande Poble Espanyol, il complesso che campeggia la splendida Plaza de Espanya, ai parchi strepitosi della città. Bastava semplicemente scendere in strada e lasciarsi cullare dalla musica proveniente da ogni angolo. Splendido.

La Off Week ha riservato anche (classiche) sorprese: l’evento free entry di Richie Hawtin, Dot.Up, svoltosi allo Skate Park di Badalona dopo le avveniristiche edizioni a La Bouqueria nel cuore di Barcellona e al Parc de la Ciutadella, ha richiamato migliaia e migliaia di persone con un semplice annuncio poche ore prima su Facebook. Il tutto totalmente gratis.

pic by Riche Hawtin staff

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Anche il nostro caro Luciano ha provato a creare un evento similare dopo la sua storica data gratuita alla Estaciò de Franca del 2012, uno dei party più ricordati della storia della Off Week. Il giorno prima del suddetto evento, Luciano ha pubblicato una foto su Facebook dove mostrava la venue con vista sulla Sagrada Familia. Il luogo prescelto era un Hotel dove il giorno dopo si sono riversate più di 1000 persone per cercare di entrare, ma la terrazza avrebbe ospitato solo 100 persone e tutte invitate.

Il party è stato chiuso dopo pochi minuti dalla Polizia per l’impossibilità dello staff dell’albergo di fermare l’enorme mole di persone che stava tentando di entrare, danneggiando una porta a vetro e creando danni per svariate migliaia di euro.

Luci, tantissime luci, e qualche ombra: il livello dei soundsystems generale si sta abbassando notevolmente un po dappertutto, forse anche per ragioni economiche; la situazione diventa imbarazzante quando si tratta di locations storiche come Plaza Mayor o El Monasterio dove le limitazioni comunali riguardo all’acustica hanno imposto volumi più da aperitivo in spiaggia che da una festa con gli attributi. Peccato che è proprio qui che si hanno le lineup più attraenti, oltre che ai luoghi spettacolari, non giustamente valorizzate dagli impianti sonori.

Lo stesso non si può dire del Sonar ufficiale, dove ho trascorso una sola serata in compagnia di Laurent Garnier (vincitore assoluto della rassegna) dove la conformazione di Funktion One a assetto di guerra ha messo a dura prova i miei timpani e le mie gambe. C’è poco da fare: la musica è bella, ma come la ascolti cambia completamente le tue sensazioni.

Crew Love, Pampa, Mosaic , FRRC by Ricardo Villalobos e tante altre feste hanno nettamente risentito di questa politica al ribasso, e i dj set che ho ascoltato non mi hanno minimamente soddisfatto. Per quanto sia comprensibile che un dj non provi gli stessi “feelings” qualora il setup e l’ambiente circostante non lo soddisfi, c’è una mancanza di fondo importante: il rispetto del clubber.

Viaggi, spese, sacrifici per i propri idoli che si spezzano in una o poche più ore di dj set nel quale si denota svogliatezza e assenza da parte di essi, e questo è poco rispettoso e non corretto. Siamo umani, per carità, l’errore è accettato e compreso, ma quando filtra dagli atteggiamenti dei dj la poca voglia di applicarsi è tremendamente dura da mandare giù.

Uno su tutti: Koze. Mi spiace spendere queste parole per un grande artista, ma con una parabola discendente molto, molto verticale. Pampa mai deludente come quest’ anno, vinyl set acclamatissimo a Plaza Mayor completamente fuori luogo e con transizioni tra i dischi volutamente sfumate a volume basso per non poter carpirne la fattura… In una rassegna di eventi così importante, non è da Koze sbagliare, ma tanti altri sono caduti in questa trappola.

Eppure tutto questo non ha fermato la nostra voglia di ballare, la nostra voglia di stare insieme e condividere la nostra passione tutti insieme in un unico ballo infinito, ed è proprio per questo che non smetterò mai di tornare, ogni anno.

Barcelona ti avvolge, ti coccola, ti accarezza in un districarsi di vie affollate e rumorose, musicalmente armoniche e visivamente mozzafiato. Il vero segreto di questa irripetibile settimana è stata proprio lei.

Ci vediamo il prossimo anno!

 

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