NEW YORK tornerà a ballare?

luca-vitale
Tempo di lettura: 2' min
22 June 2017
Il Giovedì di Vith

Durante il nostro viaggio di istruzione a Barcellona per la Off Week, una notizia ha scosso la nostra ciurma; una notizia che sa di storia.

Non tutti lo sanno, ma dal 1926 esiste una direttiva a New York (chiamata comunemente “Cabaret Law”) che obbliga i nightclubs e i bars interessati a proporre intrattenimento musicale ad acquistare una licenza specifica. Questa licenza è necessaria per tutte le feste e/o spettacoli con minimo 3 persone partecipanti ed è notoriamente molto complesso poterla ottenere. Ovviamente la non ottemperanza di questo provvedimento porta importanti sanzioni pecuniarie ed eventualmente la chiusura del locale.

In realtà, molte città americane hanno costruito il loro “Cabaret Law” sulla base di quello di NYC, ma ciò che in particolare rende questa mozione così controversa è il movente razzista per cui fu creata. Infatti la legge nacque per mettere pressione ai jazz-clubs di Harlem al fine di prevenire il mix tra razze diverse.

Negli anni a venire questa legge fu lasciata invariata fino all’arrivo di Rudy Giuliani, sindaco di New York negli anni ’80 che diede ulteriore vigore alla direttiva al fine di “liberare” New York da soggetti notturni “poco graditi” e ancor di più dopo i fatti dell’ 11 Settembre.

Questo ha sortito effetti devastanti sulla vita notturna a stelle e strisce, obbligando spesso i grandi promoters interessati a portare grande musica in città a ripararsi dietro secret locations comunicate all’ultimo minuto ai soli partecipanti, rendendo impossibile uno sviluppo costante di una situazione musicalmente di livello senza pensieri correlati. Non solo: spesso viene usato come pretesto da parte della Polizia per entrare in un club indiscretamente e poter constatare l’effettivo rispetto della normativa.

Dopo la chiusura della super venue di Brooklyn, lo Shea Stadium, per “pressioni da parte delle autorità locali”il Councilman di NYC ha deciso di rivisitare e apportare modifiche a questa legge, proponendo una sorta di “Sindaco della Notte” che avrà pieni poteri decisionali in merito alla vita notturna e rimuovendo in via definitiva la Cabaret Law. Le autorizzazioni ad organizzare eventi da ballo saranno quindi vagliate personalmente da questa autorità preposta, caso per caso.

Sarà l’inizio di una nuova era per gli USA? Noi lo speriamo.

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