Frankie Knuckles @ Moxa Club || 16 Dicembre 2012

cecilia
Tempo di lettura: 2' min
18 December 2012
Gallery

Una caratteristica peculiare della musica elettronica è che cambia velocemente, di continuo. E’ sempre proiettata verso il futuro, ogni giorno escono centinaia di dischi nuovi e con essi nuovi produttori. Con questa fretta di guardare sempre avanti, di arrivare sempre prima degli altri, ci dimentichiamo di guardare al nostro passato, da cui abbiamo sempre molto da imparare. E’ giusto guardare avanti, ma bisognerebbe sempre ricordare da dove veniamo; non è detto che il nuovo sia per forza bello, e il vecchio superato.

 

Frankie Knuckles ci ha insegnato questo domenica, quanto il suo concetto di musica di ormai 30 anni fa, sia ancora attuale.

 

Frankie fa parte di quella generazione di Dj che ha cambiato le sorti della musica, e quindi anche le nostre, creando la house music.

Nel ’72 diventa resident del Gallery, noto locale newyorkese, dove conosce Larry Levan e insieme a lui inventa la tecnica del mixaggio; suonare un disco dietro l’altro senza interruzioni, con continuità. Successivamente Frankie affianca Lerry in un altro locale storico di New York, il Paradise Garage; viene offerta a Lerry la possibilità di trasferirsi a Chicago per lanciare un altro nuovo locale, il Warehouse, ma Lerry non ha intenzione di spostarsi da New York e quindi lascia il compito a Frankie Knuckles che si trasferisce a Chicago nel ’77. Qui è libero di sperimentare, recupera vecchi pezzi funk, jazz, soul e attraverso manipolazioni elettroniche mediante sintetizzatori e registratori, realizza quel genere che poi sarebbe stato denominato House Music, nome che deriva appunto da Warehouse.

 

Frankie contribuì all’evoluzione della figura del Dj: da semplice selezionatore di musica (una sorta di juke box umano) ad artista in grado di creare nuovi ritmi.

 

Sono noti i suoi lavori come remixer su canzoni di Michael Jackson e Diana Ross, con i quali vinse un Grammy nel ’97.

 

E nel 2004 è stata intitolata a suo nome la strada in cui risiede il Warehouse a Chicago: “Honorary Frankie Knuckels Way”, oltre ad aver visto inserire il suo nome nella Dance Music Hall of Fame.

 

Non mi sembra ci sia altro da aggiungere; abbiamo solo il dovere di ringraziare o “dare la colpa” a Frankie per ciò che siamo oggi.

 

Vanno i nostri i più sentiti complimenti anche a Nic 2 Birilli, che ha avuto l’onore di aprire la serata e si è fatto valere con dei discONI funk che hanno scaldato questa gelida nottata di dicembre; gli auguriamo che questo incontro gli porti molta fortuna.

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