Enzo Siragusa e Alexkid ritornano su FUSE con l’EP “Evolutions”

polpetta
Tempo di lettura: 2' min
21 December 2015
Review 4 U

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Enzo Siragusa è una vera e propria colonna portante della scena clubbing londinese.
Fuse è una sua idea, un suo progetto. Nasce come serata nella zona di East-London e pian piano cresce fino a diventare un vero e proprio brand, che comprende anche un’omonima casa discografica.
Il 2015 è l’anno in cui Fuse attiva delle collaborazioni con artisti di alto livello, come Loco Dice e Robert Hood e riesce ad affermarsi come top-party nelle maggiori città europee.

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Alexkid è invece francese. Nasce nel quartiere di Pigalle e lì inizia a creare i suoi primi remix. Riesce ad affermarsi nella scena underground parigina degli anni 90, ma è grazie al trasferimento a Berlino che riesce a consolidare la sua posizione. Nel 2013 i due iniziano a collaborare in un progetto comune, Kilimangiaro.
Fuse sul finire dell’anno torna a far parlare di sé con l’EP “Evolutions”. È la diretta evoluzione del progetto Kilimangiaro, e continua a raccogliere le sonorità che hanno influenzato maggiormente i due artisti nella loro crescita professionale. Il disco è uscito in vinile a metà novembre e sarà disponibile in digitale dalla metà di dicembre ed è composto da due brani, uno per lato. Il primo, sul lato A, si intitola “Desire” ed è di Enzo Siracusa. È un brano che supera di poco gli 8 minuti. Inizia subito molto duro e cattivo, con cassa ben presente e ritmata. Col passare dei minuti si aggiungono dei drums più leggeri, molto omogenei che contribuiscono a creare un buon feeling, già dal primo ascolto. Una volta che si superano i 4 minuti i suoni cambiano e diventano più secchi metallici e sembra di volare in uno spazio dove i rumori si dilatano.
Il lato B presenta invece “Wear Your Cape”, di Alexkid. Questo pezzo dura circa 6 minuti e 20. Fin dall’inizio si sente un drum molto secco e molto ritmato che scandisce un tempo sincopato molto coinvolgente. Sin dall’inizio si aggiunge una voce bassa e lenta che scandisce un discorso. Il punto forte di questo secondo brano sta nei suoi drums leggeri e super ritmati, che ti accompagnano dall’inizio fino alla fine.
In conclusione mi è sembrato un Ep molto interessante e nel complesso ben bilanciato. Mi è piaciuto molto il contrasto tra il lato A e B, dove è veramente possibile sentire e percepire le differenti influenze musicali che hanno contribuito a plasmare i due artisti. Un regalo in più da aggiungere alla vostra lista di natale!

 

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