#Electrosanne2014 @Lausanne || Swiss “Ben ben che bel Festivalino” cit.

cecilia
Tempo di lettura: 4' min
15 September 2014
Festival, Gallery

Quando si torna da un viaggio la valigia è sempre un pó più pesante: aneddoti da raccontare, ore di sonno da recuperare, nuove amicizie, souvenirs, montagne di vestiti che ne hanno viste di tutti i colori e un sacco di foto che ti fanno venire nostalgia di quello che hai appena vissuto, della città che hai esplorato. Nelle nostre Losanna la fa da padrona. Perché questa località elvetica come meta? L’allegra cittadina svizzera ospita una realtà musicale oramai affermata da anni:Electrosanne, il festival di musica elettronica che segna la fine dell’estate losannese e lo fa in pompa magna con una lineup che vede sul palco 40 artisti locali e internazionali. Giunto alla nona edizione ha animato le vie e i club della città: due stage ‘diurni’, Place Centrale (Red Bull Music Academy Stage) insieme a Place de L’Europe e Electrosanne de nuit con i quattro club partner (D!Club, La Ruche, La Romandie e Le Bourg) ci hanno fatto ballare fino alle prime luci del mattino. Arriviamo a Losanna nel pomeriggio di giovedí 4settembre dopo un viaggio su quelli che amiamo chiamare ‘treni della speranza’; ci sarebbe da aprire una gigantesca parentesi solo per raccontare il viaggio ma vi risparmiamo. Vi dico solo che il nostro vicino di posto era un principino svizzero vestito di tutto punto insieme al suo fedele maggiordomo e noi? Beh, noi vestivamo Dolce e necessito assolutamente una doccia con due gocce di eu de ferrovie dello stato. Ben arrivate in Svizzera ragazze! Tempo di una doccia e siamo già operative. Chi ha detto che gli svizzeri sono puntuali e precisi non è mai stato a Losanna qualche ora prima dell’inizio del festival. L’ospite di punta della prima giornata, il francese Laurent Garnier, ha appena disdetto la sua esibizione. Il caos si insinua tra lo staff ma tempo di una sigaretta e due chiacchiere e viene annunciata la sostituzione: Ben Klock é il nostro salvatore! Ad aprire le danze è Mirko Loko, a metà strada tra la techno di Detroit e la house più pompata. L’atmosfera nel RBMA Stage, tra un prosecchino e un appetizer si fa frizzantina e il dj svizzero sembra pensarla come noi col suo dj set ipnotico che riesce a smuovere anche lo scroccone da aperitivo più incallito. Il dance floor si sta scaldando per la techno berlinese marchiata Ben Klock. Si dice che ogni paese abbia la propria mentalità quando si parla di musica, il suo modo di godersi il party ma quando alla consolle c’è il resident del Berghain l’energia è la stessa: tutti ballano, tutti si divertono, tutti fanno festa. E lui, come un’abile burattinaio, muove i fili della nostra serata infiammando la folla con groove ipnotici e profondi. Ci godiamo ogni traccia del suo live, fino all’ultima goccia come fosse uno shottino di Beluga il non plus ultra della vodka, il non plus ultra della techno. Fauna da party la sera e turisti per caso, muniti di occhiale da sole, la mattina. Colazione con dj, passeggiata tra le vie della città e pranzo al lago. Percorrere le stesse strade, sorseggiare un caffè negli stessi luoghi di Hemingway e Lord Byron ha qualcosa di magico ti fa quasi venir voglia di tirar fuori carta penna e scrivere le memorie della tua vita. Ahimè, veniamo subito riportate alla realtà dall’urbanizzazione della città: la Citè, in collina, ed il Bourg, il lago. Cosa significa? Un numero infinito di salite pendenza massima e altrettante discese defaticanti. Una tre giorni di gambe, addominali e glutei degne di una maratona di GAG. Doloranti torniamo in hotel per la prima intervista: il giovane Florian Kupfer è il prescelto, ma non voglio svelarvi troppo.. In Place Centrale sta avendo luogo un b2b da paura tra gli Optimo e Jackmaster, i tre scozzesi fanno scintille sul palco e lo dimostra un Ben Ufo che -in attesa di ‘scendere in campo’- se la balla di gusto. Il lato negativo di festival come questo, con più stage, è che agli stessi orari suonano dj che non vorresti perdere e così si rischia di dimenticare qualcuno per strada. Rimbalziamo in Place de L’Europe dove Deetron ha dato il cambio al trio Premiesku. Un altro svizzero, un altro nome noto a livello internazionale. ‘Quality over quantity’ é il suo motto, come dargli torto!?! Decidiamo di chiudere la parte diurna del festival con il ‘miscelatore’ extraterrestre targato UK: Ben Ufo. Chiunque abbia assistito a un suo live capirà il perché di questa scelta, non a caso è al decimo posto come miglior dj del mondo secondo Resident Advisor. Chiudo gli occhi e mi godo il momento, un mix di sonorità che ci accompagna fino alla fine. È giunta l’ora di Electrosanne de nuit, un rapido sguardo al programma: quattro club e code kilometriche all’entrata. Riusciamo ad entrare a Le Romandie ma l’argentino El hijo de la Cumbia non fa proprio a caso nostro, così decidiamo di provare con Le Bourge. Si tratta di un vecchio cinema piccolo e intimo, ci conquista subito. Sul palco vediamo una faccia nota: Florian Kupfer. Il suo é un suono ruvido, grezzo che spazia tra la techno e la house. E arrivó anche l’ultimo giorno, le ultime interviste e gli ultimi live. Place de L’Europa ci affascina con la sua scenografia: una gigantesca luna a grandezza naturale che rende ancora più magico il b2b tra Pablo Vantino e MCDE. Sono le nostre ultime ore a Losanna e vogliamo vivercele alla grande: ballando, divertendoci, mangiando sushi facendoci le classiche confidenze tra ragazze, ubriacandoci di elettronica e birra sentendoci il più spensierate possibili. Ovviamente se viaggi con i treni della speranza devi mettere in conto partenze ad orari disumani, quindi, a malincuore abbandoniamo il campo e valigia alla mano salutiamo Losanna.

Per citare un caro amico non mi resta che dire:‘ ben ben, che bel festivalino!’

Se sei arrivato fino alla fine della review ti meriti qualche chicca di questi nostri quattro giorni in terra elvetica:

• A Losanna vive il sosia di Walter White, o forse è proprio lui?! Ah, se non sai chi è Walter White..vergogna! Corri a scaricarti le serie e chiuditi in casa, fanne indigestione! Mi ringrazierai del consiglio!

•  Non è solo la nonna quella che ti da la paghetta, anche gli svizzeri lo fanno!

• Vivere in un film è possibile! Moccia ha rovinato molte generazioni: ‘Scusami se ti seguo fino a Losanna’, a Natale al Cinema.

• Quando balli con una foglia di banano in testa, credendo sia un cappello bellissimo, a un party dove sono presenti i maggiori sponsor del festival e non te ne può fregar di meno.. Beh! Allora vuol dire che l’hai presa grossa, ma che te frega?! Tu balla!

Word By Nicol Formignani

Gallery by Cecilia Secchieri

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