Il DGTL festival è un evento nato in terra olandese, ad Amsterdam per la precisione, da due anni è stato esportato anche su terra spagnola in una versione estiva sul suolo della città del sole per eccellenza:Barcellona. Quest’anno siamo andati a vedere com’è
L’organizzazione è la stessa di ADE festival e si, dobbiamo dirlo, gli eventi li sanno organizzare davvero bene; la location del DGTL di BCN è il Parc Del Forum, appositamente suddiviso in quattro stage: Digital, Stereo, Audio e Phono.
Possiamo definirlo un festival “eco” in quanto con il concept “ZAP” ha permesso di salvare tonnellate di CO2 (https://bcn.dgtl.nl/en/revolution/achievements/), erano presenti pannelli solari, nel market venivano venduti solo capi ottenuti in modo “sostenibile”, il cibo (molto buono) totalmente veggie.
E l’impianto audio degli stage? Totalmente Funktion One, calibrati alla perfezione.
Ora passiamo alla musica.
Venerdì 12 Agosto entriamo intorno all 15.30 , facciamo un giro di ricognizione tra i vari stage e poi ci dirigiamo verso il PHONO dove alle 16.30 inizia Miguel Barros aka Pional: il dj/producer spagnolo parte molto lento con una deep pacata ma incalzante che rende il nostro pomeriggio piacevole e spensierato ma che, soprattutto, prepara a puntino il dancefloor per Job Jobse che, alza il tiro iniziando con un remix di Sfire2 e il dancefloor si fa trasportare ed inizia il vero party.
Dopo mezz’oretta di mr Jobse ci teletrasportiamo nello stage techno “Stereo” per goderci la fine di Flug ma soprattutto per assistere al live di uno dei nostri preferiti del momento Vril. Ma torniamo un attimo a Flug: l’argentino ha proposto una techno dura, molto decisa e per noi che era la prima volta che lo ascoltavamo ne siamo rimasti piacevolmente stupiti; inoltre verso fine set ha fatto una “incursione” sul palco anche la sua figlioletta ed è stato proprio un bel momento: https://www.facebook.com/flugofficial/videos/1212306535457948/ .
Alle 19.00 in punto ecco comparire Vril, moniker di questo producer di Hannover che ha rilasciato musica su alcune delle label techno/experimental più interessanti degli ultimi anni: Giegling, Semantica e Delsin. Un’ora di techno raw, groove chiusi e taglienti e melodie da lacrime: una bomba.
Dopo Vril è il momento del ragazzone made in UK Truss; il sound si incattivisce e il producer inglese di casa Perc Trax/Our Circular Sound/ Avian/ R&S non lascia spazio all’imaginazione: cassa dritta e pedalare.
Alle 21.00 ci spostiamo nello stage Audio per l’inizio del live di Guy Boratto: il suo sound al tramonto è suggestivo ed emozionante, più di chiunque altro. Come al solito imperdibile, ma questa volta ascoltiamo solo i primi dieci minuti, ma abbiamo una buona ragione, questa buona ragione si chiamo Mano Le Tough.
Infatti contemporaneamente nello stage Digital troviamo Nial Mannion aka Mano Le Tough che anche questa volta come successe al Sonar, purtroppo, ci lascia un po’ delusi: sound sempliciotto e troppo “tribal”. Fortunatamente alle 22.00 nello stage Stereo sale al comando Surgeon in live. Il mago dei modulari sembra indiavolato: casse in 3 / 4 , ritmi serrati e sporchi fanno letteralmente volare quest’ora di pura techno… MAESTRO.
Finito questo live sale uno dei padroni di casa Oscar Mulero: un treno di bassline in sedicesimi e casse gigantesche: potremmo definire il suo dj set con una parola: tornado.
Dopo 1h di Mulero decidiamo di andare a sentire cosa sta facendo Dixon… purtroppo anche questa volta il portavoce di Innervisions ci lascia interdetti: qualche disco bello ma per la maggior parte del tempo lo abbiamo trovato sottotono e un po’ poco convincente. Dopo il set di Steffen sale in consolle nello stesso stage Maceo Plex che parte dritto per dritto con un sound davvero interessante: base aggressiva, a tratti sporca ma con un mare di melodie che ristabiliscono ordine e fanno incendiare il dancefloor.
Verso le 2.30 decidiamo di dirigerci verso l’hotel per riprendere le forze per il day2.
DAY ONE
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