#chapter005 – Con Paolo Fox tutto era più chiaro.

polpetta
Tempo di lettura: 4' min
19 March 2015
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Sesta settimana: Domenica 1.3 – Domenica 8.3

Dopo un approfondimento dedicato al club più bello d’Europa, si torna sulla terra, ma con altre nuove esperienze dall’alto tasso emotivo.
Per essere più chiaro nell’esprimere la valanga di cose che mi sono capitate questa settimana potrei tranquillamente sfruttare il famoso metodo “oroscopo”.
Spendo infatti questo tempo con voi sovrapponendo i due mondi, giusto per rendere chiara la differenza fra l’essere qui per sognare e essere qui per valutare in maniera realistica le cose che accadono.
Partendo dal presupposto che Marte, Venere e ovviamente Urano sono sul mio asse, quindi cazzi di chi mi mette i bastoni fra le ruote.
In secondo luogo ho Giove che transita in Leone e Saturno che fa comunella con Sagittario.

Sarà una grande annata quindi? Mah, speriamo.
Uno dei massimi esponenti in materia dice che per noi Arieti bisogna spingere sul gas soprattutto nella prima parte dell’anno, poiché vi potrebbero essere grandissimi cambiamenti soprattutto in meglio.

Beh, sinceramente ero partito scettico nei confronti del mondo degli astri ma per ora (tralasciando la presenza o meno dei pianeti nella mia traiettoria) sembra che il rimanere vaghi e speranzosi si stia rivelando di buono auspicio, o quantomeno, dona positività.

Ora però sfrutto il potere della suspance, insita soprattutto nel momento che ogni Madre o Nonna schiava della “magic box” aspetta con ardore prima di qualsiasi capodanno:

LAVORO.

AMORE.

SALUTE.

PAOLO FOX.

E penso a lui ogni tanto, a quando diceva certe cose che non si avveravano, come quando rimanevo stupito dalla sua veggenza a tratti disarmante.
Entrando nel dettaglio questa settimana l’ho vissuta un po’ così, confrontando i fatti con ciò che avevo in mente, deragliando in maniera piuttosto rilevante.
LAVORO: Il mio Marzo inizia in maniera soddisfacente, il lavoro non è troppo e il primo laboratorio con l’associazione ha avuto successo.

Due versioni, inglese e tedesco, per preparare materiale cartaceo per la giornata internazionale delle donne, dove sessismo e diritti dell’umano risultano i temi cardine.
Scoperti nuovi dettagli per la creazione e la gestione di un workshop concentro la mia attenzione all’evento che sto creando per Loesje Berlin, dove si cercherà di richiamare l’attenzione dei giovani riguardo temi che necessitano di frequentare acque più navigabili: staccandoci dai muri su cui incolliamo le nostre idee e approdando nel mondo della musica elettronica.
Il detto era “se maometto non va alla montagna è la montagna che va da maometto”.
L’idea è quella ma al momento si cerca di mantenere un low profile: artisti emergenti e presi dal mondo della sperimentazione ambient-elettronica nonché dagli studi di produzione di soundtracks cinematografiche.
In poche parole vorrei avvicinare pubblico all’associazione per avere la scusa di parlare di qualcosa di realmente serio, ovviamente sfruttando il tema dell’intrattenimento.
Sono carico per questo, non per bere mille birre gratis, ma bensì per capire come fare passare dei messaggi costruttivi con la sola creazione di un evento.

AMORE: Ho una donna a casa al momento, sono fedele e ne sento la mancanza.

A breve sarà qui e le mostrerò la città nei punti di maggiore interesse; tante cose che non ho visto da solo punterò a vederle con lei.

(Questa sera ho comprato dei falafel buonissimi da “Baraka” a Gorlitzer e li ho portati a casa cosparsi di yogurt. Ore 23:20, li mangio con gusto mentre scrivo).

La distanza è una cosa piuttosto personale ma presumo mai facile da affrontare.

Anche dove c’è fiducia c’è paura, è facile commettere errori dato che le occasioni non mancano mai, ma sono molto deciso e so cosa fare.

L’obiettivo ultimo è quello di uscire integro e sereno da questa esperienza, riprendendo in mano tutto quello che ho lasciato venendo qui a cercare un indirizzo per il mio futuro professionale e umano.

SALUTE: A casa mia c’è la moquette su cui girano tanti microbi, piccoli insetti (i pesciolini d’argento sono i più comuni, insieme a ragnetti) e probabilmente anche qualche giovane millepiedi.

Problema comune in Germania ma sono fattori completamente innocui per la salute dell’umano.
Per il resto il fisico sta reggendo bene agli sbalzi di temperatura e ai 15 gradi che ogni tanto ci regala il marzo pazzerello.

Due consigli turistici che tutti vi daranno, compreso io, riguardano “lo zoo di Berlino” e la sua immensa varietà di specie animali.

Per quello che riguarda invece il carattere politico della città consiglio l’impianto di “Teufelsberg”.
Situato nei pressi della foresta di Grunewald, sulla collina del demonio.
Il nome deriva dall’origine non naturale della altura: nella seconda guerra mondiale circa l’ 80% del centro di Berlino fu raso al suolo e i detriti di conseguenza, vennero ammassati tutti nello stesso punto creando 100 metri di collina nella prima periferia sud-ovest della città (Fermata Heerstr. o Grunewald + 40 minuti di camminata nel bosco)
In vetta si nota un grande “pallone” spalleggiato da due più piccoli.
La struttura quasi fallica nascondeva le strumentazioni americane con cui venivano effettuate le intercettazioni radio, sfruttate per lo più in periodo di guerra fredda e nelle conversazioni che vedevano ai due capi del telefono Berlino est e i Sovietici.
Caduto il muro, le stelle e le strisce abbandonarono il terreno e la città di Berlino ne creò un covo per raver, artisti graffitari, droga e tanto altro.
Oggi alla modica cifra di 7 euro e firmando una presa di responsabilità in caso di danni subiti, una guida vi accompagnerà all’ interno per vedere cosa rimane del terrore, della guerra silenziosa e di un muro distante da lì, ma molto vicino concettualmente.

Nei sentieri della collina del demonio emergono tanti cocci, mattoni e detriti, camminare con cautela per non inciampare nei resti del passato.

WORDS BY SERGIO CREEP

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