10 cose da non perdere a Bologna, durante roBOt Festival

elena-bertelli
Tempo di lettura: 4' min
20 October 2019
Festival, News
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roBOt è da 11 anni il festival di Bologna, città che, soprattutto in autunno, ha tantissimo da offrire e no, non parliamo quasi per niente di cibo.

Siamo ufficialmente entrati nella settimana di roBOt Festival. Per ingannare l’attesa – oltre ai nostri focus on dedicati agli artisti – qualche consiglio dalla redazione di Polpetta Mag su come muoversi per non perdere il meglio che la città può offrire

Expo: qualche ora al MAMbo

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Partiamo da un luogo fortemente legato alla Ex GAM (Galleria d’Arte Moderna), sede principale di roBOt Festival: il Mambo, il Museo d’Arte Moderna di Bologna che dal 2007 ne ha raccolto l’eredità e la collezione permanente, rappresentativa dell’arte italiana dalla seconda metà del ‘900 a oggi. Fino a Gennaio, nella sala dedicata alle esposizioni temporanee Cesare Pietroiusti Un certo numero di cose/A Certain Number of Things: si tratta della prima personale dell’artista in un’istituzione museale, il racconto di 40 anni di vita, dalla nascita nel 1955, attraverso opere e oggetti e un’installazione in progress al centro della sala, in corso di realizzazione grazie alla collaborazione di studenti e giovani artisti. Quando andare? La domenica in tarda mattinata per poi fermarsi per un brunch all’Ex forno Mambo, ottimo cocktail bar e ambiente tranquillo e piacevole in cui rilassarsi, o fare riunioni di redazione (come ci capita di tanto in tanto).

 

Expo: Fotoindustria, la quarta edizione della biennale di fotografia dell’industria e del lavoro

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11 mostre in 11 straordinari edifici di Bologna – compresa una sala del MAMbo – con un quartier generale: la Fondazione MAST, che dà vita al progetto espositivo completamente gratuito. Attraverso le mostre personali di giovani nomi promettenti ai maestri della fotografia come Luigi Ghirri e André Kertész, Fotoindustria esplora gli universi di un’umanità operosa, i frutti del lavoro e gli effetti devastanti della produzione, su cui si concentra Anthropocene, progetto artistico che indaga l’indelebile impronta umana sulla terra attraverso le straordinarie immagini di Edward Burtynsky, Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier.

 

Shopping: Vinili ma non solo a L’Archivio & 180 grammi record store.

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Negozio di dischi senza esclusione di colpi, nuovo e usato di tutti i generi. Hub creativo della scena musicale bolognese fondato da Dj Rou – che selezionerà dischi anche durante roBOt Festival, nel warm up del closing party –  & Gabo Saporetti. L’archivio è il luogo perfetto per la decompressione, in cui rilassarsi ascoltando musica, tra una notte di festival e l’altra: entrate e lasciatevi accogliere dall’atmosfera calda e vivace, questo shop ha una marcia in più oltre alla musica.

 

Expo: Pink Floyd: il lato oscuro alla ONO Gallery

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La Galleria d’arte nel centro di Bologna punto di riferimento per gli amanti della musica. Oltre al piccolo spazio espositivo, una libreria con al centro una console e un bar. Le mostre, allestite su diversi livelli, sono prevalentemente di fotografia e sono incentrate sul mondo della musica, della moda e, in generale, su tutte quelle icone che hanno influenzato la cultura popolare del XX e XXI secolo. In questo contesto si inserisce Pink Floyd: il lato oscuro, visitabile tutti i pomeriggi fino alle 20 dal martedì alla domenica, e al sabato mattina.

 

Proiezioni: un film al Lumière

La Cineteca di Bologna è una delle istituzioni più importanti della città e riconosciute nel mondo nell’ambito della valorizzazione e tutela del cinema, per il suo importante archivio e per i festival, come il Cinema ritrovato in piazza Maggiore, che registra il tutto esaurito ad ogni proiezione. Fatta questa premessa uno sguardo alla programmazione dei film prevista nelle giornate di roBOt Festival è d’obbligo. Una proposta per chi non ama dormire fino a tardi? Colazione davanti a un cult della fantascienza vintage: al cinema Lumière, domenica mattina, è in programma L’invasione degli ultracorpi, il capolavoro di Don Siegel che ha saputo imporsi rispetto a tutti gli altri incubi cinematografici degli anni Cinquanta.

 

Bocconi: pit stop da Ragù

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In via Goito, una delle traverse di via Indipendenza, c’è un laboratorio di tradizione che realizza i piatti della cucina bolognese in versione take away. Si chiama Ragū e vi troverete primi e secondi cucinati con ingredienti di prima qualità, partendo dalle farine, dai tagli di carne di prima scelta e da cotture pazienti. Ma anche una rivisitazione prettamente ‘da strada’: il panino al ragù.

 

Lettura: una passeggiata in Sala Borsa

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Di fronte a Palazzo Re Enzo c’è un’altra importantissima istituzione culturale della città, che accoglie ogni giorno studenti, pensionati, curiosi, turisti e lettori di ogni età la Biblioteca di Sala borsa. Oltre a meritare una visita per ammirare l’interno del palazzo con la sua piazza coperta, è il luogo perfetto per godere di un po’ di silenzio, leggere un periodico, consultare la sezione di libri, documenti e carte geografiche dedicati alla città di Bologna e una sezione musica. Qui, il 26 ottobre, si tengono anche due degli eventi giornalieri di roBOt FestivalI luoghi della musica: dal club agli spazi digitaliPiattaforme di streaming: dentro la scatola nera.

 

Sport: una partita a Palazzo

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Bologna è la città del basket e, con la recente ascesa della Fortitudo, la Virtus non è più la sola squadra a rappresentare la città in serie A, aprendo alla stagione dei derby più attesi dalle tifoserie. Domenica 27 alle 19 al PalaDozza, che i bolognesi chiamano semplicemente ‘Palazzo’ la Fortitudo incontra il Pistoia: l’impresa di trovare biglietti è pressoché impossibile, ma un tentativo vale la pena, se non avete mai visto le coreografie e ascoltato i cori della Fossa dei Leoni, la tifoseria che ogni squadra vorrebbe accanto.

 

Danza, performance, cinema, incontri: Gender bender Festival

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Gender Bender è il festival internazionale che presenta gli immaginari prodotti dalla cultura contemporanea legati alle nuove rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale. Giunto alla sua diciassettesima edizione, quest’anno propone una programmazione dedicata allo scardinamento degli stereotipi, dal titolo Gender Choc. 10 giorni e un programma ricchissimo di iniziative tra Cassero LGBTI Center, Teatro Arena del Sole, Ateliersi, Mercato Sonato, Cinema Lumière e molto altro…

 

Shopping: il vintage dei Fratelli broche

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Il negozio di vintage e modernariato più eclettico a Bologna. Da via Rizzoli, guardando le due torri dirigetevi a sinistra e percorrete il lungo portico di via San Vitale, dove si trova Fratelli Broche, shop che vende e noleggia abbigliamento, accessori e bigiotteria Vintage, borse firmat, luci di design, ceramiche e vetri. 

Nei giorni di roBOt Festival prendetevi qualche ora in più per scoprire Bologna, per perdervi nelle vie del centro, per vedere qualche mostra, fare un po’ di shopping o approfondire la conoscenza di alcune delle istituzioni culturali che rendono il capoluogo emiliano un centro internazionale di cultura contemporanea. Partite dai nostri consigli e continuate a esplorare…

Ci vediamo venerdì alla Ex GAM.

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