roBOt è da 11 anni il festival di Bologna, città che, soprattutto in autunno, ha tantissimo da offrire e no, non parliamo quasi per niente di cibo.
Siamo ufficialmente entrati nella settimana di roBOt Festival. Per ingannare l’attesa – oltre ai nostri focus on dedicati agli artisti – qualche consiglio dalla redazione di Polpetta Mag su come muoversi per non perdere il meglio che la città può offrire
Expo: qualche ora al MAMbo
Partiamo da un luogo fortemente legato alla Ex GAM (Galleria d’Arte Moderna), sede principale di roBOt Festival: il Mambo, il Museo d’Arte Moderna di Bologna che dal 2007 ne ha raccolto l’eredità e la collezione permanente, rappresentativa dell’arte italiana dalla seconda metà del ‘900 a oggi. Fino a Gennaio, nella sala dedicata alle esposizioni temporanee Cesare Pietroiusti Un certo numero di cose/A Certain Number of Things: si tratta della prima personale dell’artista in un’istituzione museale, il racconto di 40 anni di vita, dalla nascita nel 1955, attraverso opere e oggetti e un’installazione in progress al centro della sala, in corso di realizzazione grazie alla collaborazione di studenti e giovani artisti. Quando andare? La domenica in tarda mattinata per poi fermarsi per un brunch all’Ex forno Mambo, ottimo cocktail bar e ambiente tranquillo e piacevole in cui rilassarsi, o fare riunioni di redazione (come ci capita di tanto in tanto).
Expo: Fotoindustria, la quarta edizione della biennale di fotografia dell’industria e del lavoro
11 mostre in 11 straordinari edifici di Bologna – compresa una sala del MAMbo – con un quartier generale: la Fondazione MAST, che dà vita al progetto espositivo completamente gratuito. Attraverso le mostre personali di giovani nomi promettenti ai maestri della fotografia come Luigi Ghirri e André Kertész, Fotoindustria esplora gli universi di un’umanità operosa, i frutti del lavoro e gli effetti devastanti della produzione, su cui si concentra Anthropocene, progetto artistico che indaga l’indelebile impronta umana sulla terra attraverso le straordinarie immagini di Edward Burtynsky, Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier.
Shopping: Vinili ma non solo a L’Archivio & 180 grammi record store.
Negozio di dischi senza esclusione di colpi, nuovo e usato di tutti i generi. Hub creativo della scena musicale bolognese fondato da Dj Rou – che selezionerà dischi anche durante roBOt Festival, nel warm up del closing party – & Gabo Saporetti. L’archivio è il luogo perfetto per la decompressione, in cui rilassarsi ascoltando musica, tra una notte di festival e l’altra: entrate e lasciatevi accogliere dall’atmosfera calda e vivace, questo shop ha una marcia in più oltre alla musica.
Expo: Pink Floyd: il lato oscuro alla ONO Gallery
La Galleria d’arte nel centro di Bologna punto di riferimento per gli amanti della musica. Oltre al piccolo spazio espositivo, una libreria con al centro una console e un bar. Le mostre, allestite su diversi livelli, sono prevalentemente di fotografia e sono incentrate sul mondo della musica, della moda e, in generale, su tutte quelle icone che hanno influenzato la cultura popolare del XX e XXI secolo. In questo contesto si inserisce Pink Floyd: il lato oscuro, visitabile tutti i pomeriggi fino alle 20 dal martedì alla domenica, e al sabato mattina.
Proiezioni: un film al Lumière
La Cineteca di Bologna è una delle istituzioni più importanti della città e riconosciute nel mondo nell’ambito della valorizzazione e tutela del cinema, per il suo importante archivio e per i festival, come il Cinema ritrovato in piazza Maggiore, che registra il tutto esaurito ad ogni proiezione. Fatta questa premessa uno sguardo alla programmazione dei film prevista nelle giornate di roBOt Festival è d’obbligo. Una proposta per chi non ama dormire fino a tardi? Colazione davanti a un cult della fantascienza vintage: al cinema Lumière, domenica mattina, è in programma L’invasione degli ultracorpi, il capolavoro di Don Siegel che ha saputo imporsi rispetto a tutti gli altri incubi cinematografici degli anni Cinquanta.
Bocconi: pit stop da Ragù
In via Goito, una delle traverse di via Indipendenza, c’è un laboratorio di tradizione che realizza i piatti della cucina bolognese in versione take away. Si chiama Ragū e vi troverete primi e secondi cucinati con ingredienti di prima qualità, partendo dalle farine, dai tagli di carne di prima scelta e da cotture pazienti. Ma anche una rivisitazione prettamente ‘da strada’: il panino al ragù.
Lettura: una passeggiata in Sala Borsa
Di fronte a Palazzo Re Enzo c’è un’altra importantissima istituzione culturale della città, che accoglie ogni giorno studenti, pensionati, curiosi, turisti e lettori di ogni età la Biblioteca di Sala borsa. Oltre a meritare una visita per ammirare l’interno del palazzo con la sua piazza coperta, è il luogo perfetto per godere di un po’ di silenzio, leggere un periodico, consultare la sezione di libri, documenti e carte geografiche dedicati alla città di Bologna e una sezione musica. Qui, il 26 ottobre, si tengono anche due degli eventi giornalieri di roBOt Festival: I luoghi della musica: dal club agli spazi digitali e Piattaforme di streaming: dentro la scatola nera.
Sport: una partita a Palazzo
Bologna è la città del basket e, con la recente ascesa della Fortitudo, la Virtus non è più la sola squadra a rappresentare la città in serie A, aprendo alla stagione dei derby più attesi dalle tifoserie. Domenica 27 alle 19 al PalaDozza, che i bolognesi chiamano semplicemente ‘Palazzo’ la Fortitudo incontra il Pistoia: l’impresa di trovare biglietti è pressoché impossibile, ma un tentativo vale la pena, se non avete mai visto le coreografie e ascoltato i cori della Fossa dei Leoni, la tifoseria che ogni squadra vorrebbe accanto.
Danza, performance, cinema, incontri: Gender bender Festival
Gender Bender è il festival internazionale che presenta gli immaginari prodotti dalla cultura contemporanea legati alle nuove rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale. Giunto alla sua diciassettesima edizione, quest’anno propone una programmazione dedicata allo scardinamento degli stereotipi, dal titolo Gender Choc. 10 giorni e un programma ricchissimo di iniziative tra Cassero LGBTI Center, Teatro Arena del Sole, Ateliersi, Mercato Sonato, Cinema Lumière e molto altro…
Shopping: il vintage dei Fratelli broche
Il negozio di vintage e modernariato più eclettico a Bologna. Da via Rizzoli, guardando le due torri dirigetevi a sinistra e percorrete il lungo portico di via San Vitale, dove si trova Fratelli Broche, shop che vende e noleggia abbigliamento, accessori e bigiotteria Vintage, borse firmat, luci di design, ceramiche e vetri.
Nei giorni di roBOt Festival prendetevi qualche ora in più per scoprire Bologna, per perdervi nelle vie del centro, per vedere qualche mostra, fare un po’ di shopping o approfondire la conoscenza di alcune delle istituzioni culturali che rendono il capoluogo emiliano un centro internazionale di cultura contemporanea. Partite dai nostri consigli e continuate a esplorare…
Ci vediamo venerdì alla Ex GAM.
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